Respighi e il conte Guido, due amici per la musica

Alle 21 inizierà la serata dedicata a Ottorino Respighi, grande compositore e grande amico del conte Guido Chigi Saracini. Protagonisti saranno i musicologi Cesare Mancini e Donato De Carlo.

Stasera a Palazzo Chigi Saracini verrà ricordato Ottorino Respighi, uno dei più grandi compositori italiani della prima metà del Novecento. Una’artista che fu amico del conte Guido Chigi Saracini. La storia di questa profonda e duratura amicizia sarà il tema dell’incontro previsto alle 21 nel Salone dei concerti nell’ambito degli Appuntamenti a Palazzo dedicati alla memoria del fondatore dell’Accademia Chigiana nei 50 anni dalla scomparsa.

Protagonisti saranno i musicologi Cesare Mancini e Donato De Carlo, mentre le esecuzioni di pagine musicali dedicate al conte dal compositore bolognese saranno nell’ambito del progetto Franci OperaLab, nato dalla collaborazione tra l’Accademia Musicale Chigiana e l’Istituto Superiore di Studi Musicali Rinaldo Franci proprio in occasione degli Appuntamenti a Palazzo. Ad esibirsi saranno Yasuko Kawahara, Beatrice Fanetti ed Edoardo Ballerini, voci soliste della classe di canto dell’Istituto Franci tenuta da Laura Polverelli, oltre al Coro dell’Istituto Superiore di Studi Musicali Rinaldo Franci di Siena diretto da Antonio Morelli e all’Ensemble di musica da camera per fiati del Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze diretto da Guido Corti.

Il sodalizio tra Respighi e Guido Chigi ebbe inizio con un concerto per la Micat in Vertice del 21 febbraio 1925, al quale peraltro partecipò in veste di mezzosoprano anche la moglie del maestro, Elsa Olivieri Sangiacomo. Un momento di particolare importanza fu quando nel 1928 Respighi venne a Siena per ascoltare un concerto della clavicembalista Wanda Landowska, allora considerata la paladina della musica barocca. L’evento fu così ricordato dalla moglie Elsa: «Nel gennaio del 1928, avendo saputo che la clavicembalista Wanda Landowska dava un concerto a Siena da Chigi, Ottorino desiderò assistervi poiché pensava che in quella sala il clavicembalo della Landowska doveva suonare come in nessun altro luogo al mondo. Fu infatti un concerto meraviglioso e posso dire di aver visto poche volte Respighi così preso dall’arte di un interprete. Alla fine del concerto egli pregò la grande artista di suonare ancora, chiedendole un’infinità di musiche di autori diversi e la clavicembalista, in assoluto stato di grazia, suonò per più di un’ora. Nella sala vuota e semibuia, Guido Chigi, Luciani ed io, ascoltavamo estasiati.»

Da questo concerto nacque l’idea di una composizione che Respighi avrebbe voluto legare al Salone dei concerti, la Lauda per la Natività del Signore su testo di Jacopone da Todi. Nel frattempo, in occasione di un precedente soggiorno in casa Chigi, durante il quale si era imbattuto in una piccola tabacchiera su cui era riportato un tema musicale, Respighi aveva scritto anche la Suite della tabacchiera, basata proprio su quel tema. Entrambe le composizioni, dedicate al conte, furono eseguite per la prima volta in uno stesso, memorabile concerto, il 22 novembre 1930, per l’inaugurazione della Micat in Vertice.