Più legno nelle costruzioni in Toscana. Scuola edile senese capofila nell’organizzazione dei corsi

In un momento di crisi come quello che sta attraversando il settore dell’edilizia, occorre sempre di più investire in formazione per dare alle imprese e agli operatori competenze nuove da poter spendere nel proprio campo. È con questo spirito che per oltre 12 mesi, nelle province di Siena, Arezzo, Grosseto e Firenze si sono tenuti corsi di aggiornamento ad hoc per far conoscere a tutti i soggetti coinvolti nella filiera produttiva le potenzialità della risorsa “legno”. Le attività di formazione – organizzate dall’Ente Senese Scuola Edile, in partnership con le scuole edili di Grosseto e Arezzo, l’E.N.A.I.P.

Toscana Formazione e Lavoro, l’AFE Agenzia Fiorentina per l’Energia – hanno consentito di trasferire agli operatori del settore un quadro informativo indispensabile per operare con una tecnologia innovativa ma con grandi possibilità di sviluppo anche in Toscana, rispetto ai sistemi edilizi tradizionali. Le somme su questo lungo periodo di formazione sono state tirate oggi – lunedì 18 febbraio – nel corso di un convegno che si è tenuto ad Arezzo.

 

 

 

“In un momento difficilissimo, come quello che sta attraversando attualmente il settore edile, abbiamo creduto, con questa nostra iniziativa formativa, di incontrare aspettative ed esigenze delle imprese edili del territorio, dando la possibilità di riqualificare sia il personale ancora in forza che il personale in cassa integrazione”:

sottolinea Claudio Vigni, direttore dell’Ente Senese Scuola Edile. Il progetto è in linea con quanto sta facendo la Regione Toscana per incentivare lo sviluppo di una “Filiera regionale del legno” per uso energetico e per l’uso del legno per la parte strutturale di nuovi edifici ad alta efficienza e basso impatto ambientale.

 

“Le tecnologie moderne relative all’utilizzo del legno in edilizia – spiega l’architetto Pietro Novelli – appaiono orientate a perseguire obiettivi di sostenibilità, ed è quindi necessario che le loro caratteristiche vengano apprezzate sia dagli operatori del settore edile che dagli utilizzatori finali. In particolare – sottolinea Novelli – la durabilità delle costruzioni, le caratteristiche bioclimatiche e l’ottimo comportamento delle strutture lignee nei confronti degli eventi sismici ed alla resistenza al fuoco”. A Siena, nel “cantiere scuola” di Malafrasca, è stato realizzato un piccolo prototipo in legno, proprio per mettere in pratica quanto studiato durante il corso. “L’applicazione diretta dei pannelli modello “XLam”, a filiera corta, – spiega l’architetto Alessandro Panichi – è stata effettuata a Siena, usando un pannello che viene realizzato da un Consorzio del Casentino con legname toscano. A Siena, abbiamo realizzato con il legno la struttura portante, il cappotto e la chiusura dell’involucro dell’edificio, anche con partizioni interne, prevedendo un modello costruttivo ad alta efficienza”. Ma cosa ne pensano i corsisti? “È stato davvero utile – sottolinea Alessandro Marzenta, socio di un’azienda edile aretina – frequentare il corso di aggiornamento, specie se vogliamo, come imprese, andare avanti, in questo momento in cui l’edilizia è praticamente ferma. Non si smette mai di imparare e, specie per l’utilizzo del legno in edilizia, occorre formarsi”: conclude il costruttore di Capolona.

 

“Io lavoro dal 1977 – spiega Mauro Macherini, capocantiere in una impresa di Siena – e non ho mai fatto case in legno. Per questo, il corso mi è servito, visto che in futuro il legno sarà sempre più centrale nelle costruzioni. Questa risorsa, poi, è presente in Toscana e quindi credo sia giusto sfruttarla – conclude – anche alla luce delle sue qualità antisismiche e per il basso inquinamento che produce”.