Montepaschi – “La Folie di Baudelaire” diventa e-book

Per il secondo anno consecutivo il libro strenna di Banca Monte dei Paschi di Siena diventa e-book. “La Folie Baudelaire”, il volume di Roberto Calasso edito da Adelphi, è infatti disponibile per tutti i dispositivi con sistema operativo iOS (Apple) e android. La pagina per scaricare il libro in versione elettronica è raggiungibile all’indirizzo www.mps.it/lafoliebaudelaire o dallo short link http://bit.ly/vMzl43.

Grande la soddisfazione dell’autore Roberto Calasso quando, in occasione della presentazione della strenna, il presidente di Banca Monte dei Paschi di Siena Giuseppe Mussari ha mostrato ai  presenti – ed in anteprima – la versione elettronica con tutte le molteplici attività e risorse realizzabili attraverso questa nuova e dinamica modalità di lettura.

Non si tratta solo di una trasposizione in altro formato delle pagine cartacee o dell’inserimento on line del volume, ma di una modalità di lettura del tutto nuova, con molte possibilità di approfondimento ma ugualmente semplice e naturale, oltre all’elevata qualità tecnica e la grande cura del design.

Lo scorso anno il volume “Miti di città”, scelto dalla Banca come strenna del 2010, era diventato il primo e-book nel panorama dell’editoria bancaria.

 

IL LIBRO – RECENSIONE DA BIBLIOTECA ADELPHI

“Al centro di questo libro si trova un sogno, l’unico che Baudelaire abbia raccontato. Entrare in quel sogno è immediato, uscirne difficile, se non attraversando un reticolo di storie, di rapporti e di risonanze che coinvolgono non solo Baudelaire ma ciò che lo circonda. Dove spiccano due pittori di cui Baudelaire scrisse con stupefacente acutezza: Ingres e Delacroix; e due altri che solo attraverso Baudelaire possono svelarsi: Degas e Manet. Secondo Sainte-Beuve, perfido e illuminato, Baudelaire si era costruito un “chiosco bizzarro, assai ornato, assai tormentato, civettuolo e misterioso”, che chiamò “la Folie Baudelaire” (folies era il nome settecentesco di certi padiglioni dedicati all’ozio e al piacere), situandolo sulla “punta estrema del Kamcatka romantico”. Ma in quel luogo desolato, in una terra ritenuta dai più inabitabile, non sarebbero mancati i visitatori. Anche i più opposti, da Rimbaud a Proust. Anzi, sarebbe diventato il crocevia inevitabile per ciò che apparve da allora sotto il nome di letteratura. Qui si racconta la storia, discontinua e frastagliata, di come “la Folie Baudelaire” venne a formarsi e di come altri si avventurassero a esplorare quelle regioni. Un storia fatta di storie che tendono a intrecciarsi, e per alcuni decenni ebbero come sfondo le stesse strade di Parigi.”