Made in Italy: Gli Ambulanti di Forte dei Marmi

Il frusciare delle stoffe, l’odore della pelle, la brillantezza dei colori e la precisione delle cuciture che compongono un capo di abbigliamento, una borsa, una cintura. Avere a che fare con lo shopping, a volte, può essere un’esperienza utile per soddisfare una piccola vanità, ma anche per riscoprire il piacere dell’artigianato e della tradizione sartoriale raccontata dalle fattezze di un bell’abito, rigorosamente made in Italy. Sì, perché la moda corre veloce e con lei corrono anche quei brand stranieri che hanno invaso negozi e mercati, tanto da farci scordare che l’eccellenza abita proprio in casa nostra, fatta da mani esperte. Riportare l’attenzione sui prodotti italiani è un po’ l’obiettivo principale de Gli Ambulanti di Forte dei Marmi e del Consorzio che, dopo oltre 50 anni di presenza al mercato di Forte dei Marmi, sono adesso arrivati in tutte le città italiane, animandole con eventi all’insegna del glamour e della manodopera italiana.

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Le “boutique a cielo aperto” raggiungeranno anche le terre senesi, con il mercato di sabato 2 aprile a Monteroni d’Arbia, in via delle Rimembranze (dalle 8 alle 19), occasione unica per fruire della qualità dei prodotti e per concedersi una giornata di allegria tra le bancarelle ricche di colori, oggetti finemente realizzati e profumi che si vanno ad aggiungere allo shopping, rendendolo un po’ più speciale del solito.

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Il Consorzio, come spesso accade ad iniziative del genere, ha subìto più di un tentativo di imitazione, ma gli artigiani che fanno parte degli Ambulanti si sono sempre distinti per la loro attenzione ai prodotti, per quella ricercatezza messa non solo in quello che si trova sui loro banchi, ma anche nell’allestire ciò che è stato definito “evento mercato”, proprio per la sua particolarità e per l’esclusività del made in Italy che si può trovare (e ascoltare) in giro per le bancarelle.

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L’appuntamento di questo fine settimana è una palla da cogliere al balzo per riscoprire le nostre radici, un viaggio indietro nel tempo, ma che ci proietta verso il futuro della moda italiana, convinti che non ci sia nulla di meglio al mondo.