L’universo adimensionale di Agathos: “Siena, l’arte e i numeri”

Quando la matematica incontra l’arte nasce la produzione di Agathos. La personale ospitata nei Magazzini del Sale di Palazzo Pubblico, dal 5 settembre al 4 ottobre prossimo, farà conoscere al pubblico senese uno dei più carismatici artisti contemporanei: Carlo Franzoso, alias Agathos. Fra i più enigmatici e innovativi protagonisti del nostro tempo, caposcuola dell’espressionismo matematico, in grado di costruire, anzi dipingere, un nuovo paradigma interpretativo usando un linguaggio transgeometrico.

<<L’esposizione – ha illustrato l’assessore alla cultura Massimo Vedovelli durante la conferenza stampa di questa mattina – si inserisce all’interno del programma di Siena Capitale della Cultura 2015, e rappresenta, nel raccogliere lo spirito di questa città, la sua volontà creativa, il desiderio di esprimere e creare senso>>.

Come ha evidenziato Vedovelli: <<si tratta di coniugare la freddezza dei numeri, la loro ‘creatività regolare’ con la creatività dell’arte. Un linguaggio concettuale che vede protagonista l’espressività artistica, capace di stare fuori, e oltre le regole dettate dalla matematica. In sintesi: creare qualcosa di nuovo pur nel rispetto di regole che sembrano ineludibili ma possono essere anche superate. E dai numeri ecco nascere un modo per dare forma alla realtà e generare mondi ed espressività diversi>>.

Un tema, dunque, affascinante che trova il suo luogo ideale a Siena, città di ricerca scientifica e dove l’arte ha il suo paradigma fondativo. Con una tavolozza sapientemente calibrata e usata Agathos riesce, infatti, a trasferire sulla tela concettualità matematiche e cerebrali, rompendo il concetto di spazio e donando alle dimensioni limiti non contenibili. Come il pensiero ha difficoltà nel contenersi, così i suoi lavori che, per lo spettatore, continuano a dilatarsi al di là dei limiti fisici del supporto.

L’artista, felice per questo appuntamento, che nasce da un’idea maturata durante il suo percorso di studi a Siena, rappresenta, come lui stesso ha detto <<una produzione che trova origine da intuizioni matematiche rielaborate dal linguaggio dell’arte capace di “umanizzare” le leggi della matematica, per andare oltre al formalismo caratterizzante questa materia>>.

La mostra, con 33 dipinti olio su tela della produzione 2012-15, rappresenta un vero e proprio studio da parte di Agathos, capace di  coniugare l’arte pittorica con la sua preparazione da matematico, dando vita a un espressionismo astratto contenitore e generatore di valori emozionali ed espressivi, e dove il cromatismo diventa marca connotativa e interprete dei contenuti. Un’espressività solo apparentemente caotica, perché risulta forte a chi vuole guardare, senza limitarsi a vedere, la ricerca intima di un’armonia universale a cui l’umanità è invitata a tendere. A ispirarsi attraverso l’arte e i numeri. Due discipline alle quali, per vari aspetti, e attraverso diversi percorsi, l’uomo è continuamente chiamato a rapportarsi.

L’allestimento arriva a Siena dopo il Louvre di Parigi, il Leonardo da Vinci di Milano e i vari musei italiani della Matematica,  dove sono esposte in permanenza le sue produzioni, arricchito da creazioni realizzate ad hoc sull’astrazione simbolico-numerica legata alla tradizione senese. Prevista, anche, un’installazione in ceramica, a mo’ di pavimento calpestabile, raffigurante le opere “Loop quantum gravity” e “Transgeometric intelligence” sulla soggettivazione della scienza matematica.

La mostra, collegata al Congresso dell’Unione Matematica Italiana, organizzato dall’Ateneo senese, che si svolgerà a Siena dal 7 al 15 settembre prossimi, ospiterà anche una creazione di Cecilia Rigacci, l’artista senese portavoce della realtà contradaiola, che, per l’occasione realizzerà <<un’opera che funge da trait d’union tra l’esperienza artistica di Agathos e la città di Siena. Un ricordo della presenza dell’artista pugliese nella nostra terra>>. Presenti  anche 17 tavole, realizzate a due mani dalla Rigacci e Franzoso, che hanno come soggetto le Contrade di Siena e che il 3 ottobre verranno donate alle stesse per suggellare  il rapporto di Agathos con Siena.

 

Agathos, al secolo Carlo Franzoso (Manduria 1967), laureato a Siena, è matematico e artista tra i più enigmatici e innovatori dello scenario artistico contemporaneo. Appena adolescente gli studi scientifici e le frequentazioni di ambienti legati al pensiero di René Guenon influenzano la sua pittura e la sua visione della Scienza: ne seguono ferme convinzioni soggettiviste delle dimensioni degli spazi che portano alla dimostrazione vettoriale della ‘Congettura di Goldbach’ sui numeri primi, pubblicata nel 2011, rimasta ad oggi inconfutata. In ambito artistico è ritenuto il caposcuola della corrente dell’Espressionismo Matematico, ma, mentre è evidente nella sua opera il richiamo concettuale all’Espressionismo Astratto, ne ribalta totalmente i riferimenti concettuali: se da una parte si trova la rottura radicale con tutti i vincoli canonici che porta molti artisti a lasciare la composizione al caso, in Agathos si trova la più rigida applicazione teoretica della matematica, che pone la sua opera come assolutamente unica.