L’Università di Siena verifica la sostenibilità dell’uso di rifiuti in Africa

L’Università di Siena partecipa in questi giorni a Nairobi al meeting di avvio del progetto BIOWASTE4SP. Obiettivo del progetto, finanziato dall’Unione Europea, è lo sviluppo di processi sostenibili per convertire i rifiuti provenienti dall’agricoltura e dall’industria alimentare di alcuni stati dell’Africa in energia (bioetanolo e biogas), mangime per animali, fertilizzanti e altri prodotti ad alto valore economico. Saranno utilizzate tecnologie semplici e basate su microrganismi e macchinari disponibili localmente.
Il progetto durerà tre anni e vedrà la collaborazione di 16 partner di 10 paesi, quattro europei (Danimarca, Svezia, Italia e Turchia), uno asiatico (Malaysia) e 5 africani (Egitto, Ghana, Kenya, Marocco e Sud Africa).
L’Università di Siena, ed in particolare l’Ecodynamics Group, si occuperà di valutare la sostenibilità dei processi di produzione e trasformazione. Il professor Simone Bastianoni, infatti, coordinerà un team di ricerca a cui partecipano studiosi svedesi e kenioti per analizzare il ciclo di vita dei prodotti, verificando la disponibilità di risorse e gli impatti ambientali, sia locali che su scala globale. Nel corso del progetto, due ricercatori provenienti da paesi africani saranno ospitati per un anno dall’Ateneo senese per apprendere le metodologie di studio della sostenibilità ambientale.