L’Orto de’ Pecci tende la zampa all’oasi felina “I Cassiopei”

I Cassiopei: una realtà concreata che aiuta e accoglie gatti malati e abbandonati. Venerdì 24 novembre all’Orto de’ Pecci una cena per sostenere l’oasi felina.

L’oasi felina de I Cassiopei nasce come sogno una quarantina di anni fa, nella testa di una bambina che amava già troppo gli animali. Il sogno è poi diventato realtà da cinque anni, inizialmente come piccolo ricovero di 5 gatti abbandonati (Biagio, conosciuto da tutti ormai come il Duca, e la sua famiglia) e oggi come struttura di accoglienza di 56 mici.

L’oasi è dedicata ai gatti bisognosi, ai malati e, insomma, a tutti i gatti che nessuno vuole aiutare, perché lo spirito che ci anima dice che c’è speranza per tutti e ogni essere vivente merita rispetto e dignità anche nella malattia.

Ma nell’oasi ci sono anche tantissimi gatti sani, giovani e bellissimi in cerca di adozione.

L’oasi cura moltissimo le adozioni dei gatti, con particolare cura nella scelta degli adottanti, dell’ambiente di destinazione e delle motivazioni di ogni scelta. Ogni gatto è speciale e merita la miglior vita possibile.
La struttura è completamente privata e autofinanziata dai volontari per i numerosi bisogni quotidiani: cibo, medicine, veterinari, pulizia, manutenzione.

Proprio per aiutate i Cassiopei venerdì 24 novembre, a partire dalle 20, all’Orto de’ Pecci, ci sarà una divertentissima cena con giochi a premi, quiz gatteschi e Duccio Balestracci che vi racconterà qualche cosa miciosa.

E poi sarà l’occasione per conoscere gli ospiti dell’oasi felina e, magari, per innamorarvi di qualcuno di loro.

Il menù è vegetariano e parte dei proventi della cena saranno, logicamente, destinati ai mici.

L’Orto de’ Pecci è accanto ai Cassiopei perché lo  scopo è aiutare chi ha bisogno, uomini, animali, uomini (donne in questo caso, per lo più) che aiutano gli animali. I bisogni sono tanti, oggi, e insieme possiamo fare molto.

Non potete venire alla cena?

Dato che i bisogni sono tanti (se a casa avete un micio moltiplicate le spese per 56 e aggiungeteci un surplus per tutti quelli malati ai quali sono riservate le cure e gli specialisti migliori, comprese le sedute di chemioterapia, per fare un esempio) tanti sono i modi per dare un supporto all’Oasi: donazioni in denaro (anche pochi eurini possono fare la differenza), oppure in cibo, lettiere, traversine o altro, oppure adottando uno dei Cassiopei a distanza.

Tutte le informazioni le trovate sul sito www.cassiopei.it.

E ancora: ai Cassiopei sono benvenuti gli aspiranti volontari o chiunque voglia dare una mano in una delle tante attività indispensabili per aiutare i mici, perché i 56 ospiti mangiano e devono essere puliti, accuditi e curati ogni giorno, che ci sia il sole o piova, che nevichi o faccia freddo, che sia Natale o Pasqua. Per cui, due mani in più saranno sempre le benvenute.