L’Italia ama il trekking urbano

Il 31 ottobre, in concomitanza con la 12esima edizione della Giornata nazionale del turismo sostenibile, dalla Sicilia al Trentino Alto Adige torna anche l’appuntamento con il trekking urbano. Partecipazione gratuita, percorsi studiati ad hoc con guide o storici dell’arte, numeri che dal 2002 (anno di nascita dell’iniziativa, a Siena) crescono in maniera esponenziale. Sono 50 le città che aderiscono, dal Trentino alla Sicilia, con migliaia di turisti – soprattutto italiani – che partecipano con divertimento perché trovano nell’iniziativa anche una sorta di allenamento oltre che di divertimento.
In Toscana saranno otto i Comuni che hanno aderito a questa 12esima edizione che, in linea con Expo 2015, offrirà percorsi guidati alla scoperta di tanti angoli inesplorati e di tanti prodotti tipici della tradizione enogastronomica toscana.
Siena, Arezzo, Grosseto, Lucca, Pistoia ma anche Asciano e Murlo (in provincia di Siena) e Manciano (Grosseto).
Un ricco programma per tutto il weekend, da vivere all’aria aperta, con passeggiate tra i vicoli e i palazzi storici, escursioni sulla Via Francigena, degustazioni e corsi di cucina legati ai sapori autunnali come le zuppe e la zucca, caccia al tesoro con i dolci senesi per i bambini.
A Lucca si terranno escursioni sulle Mura con tappe golose nelle botteghe storiche, mentre ad Arezzo la giornata inizia tra i banchi della grande Fiera Antiquaria per proseguire tra i capolavori della Casa Museo Ivan Bruschi e la Basilica di San Francesco, con gli splendidi affreschi di Piero della Francesca.
In occasione della presentazione dell’iniziativa a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, l’assessore regionale alle attività produttive e al turismo Stefano Ciuoffo ha aggiunto: “C’è bisogno di una condivisione di strategia e visione sul futuro del turismo in Toscana. Abbiamo a disposizione tesori preziosissimi e valorizzarli e
promuoverli in modo adeguato dev’essere la nostra scommessa comune. La Toscana, come ho detto in altre occasioni, non è solo città d’arte. Credo – ha proseguito – sia arrivato il momento, con la stesura della nuova legge regionale in materia, di costruire uno strumento nuovo a supporto del settore. La soppressione prima del Ministero del turismo a suo tempo, quindi delle Apt e poi delle province ha comportato un passaggio di competenze in materia che è ancora in corso e in fase di assestamento. È ai singoli comuni, infatti, che adesso è demandato il compito gravoso di promuovere e valorizzare le proprie risorse storiche, culturali, paesaggistiche. Ma per quelli più piccoli diventa un compito difficile e per questo vogliamo ascoltare, affiancare, coordinare, sostenere insieme la promozione del nostro territorio nel pieno riconoscimento dei rispettivi ruoli”.

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