L’autunno dell’Accademia Chigiana è un richiamo alla luce: dalla notte dei ricercatori al Micat in Vertice

Due motti differenti ma con un comune richiamo alla luce. Se infatti “Bright” in inglese significa luminosità, “Micat in Vertice”, il motto latino ideato nel 1923 dal Conte Chigi Saracini vuol dire “splende sulla cima”: appare quindi naturale che anche l’ Accademia Chigiana sia protagonista nella “Notte dei Ricercatori”. L’istituto che per antonomasia ha diffuso la cultura musicale a Siena e nel resto del mondo darà il proprio contributo con due serate dal tema “Patrimonio culturale, musica e democrazia”. Nella giornata di domani, giovedi 27 alle 18 per “Aspettando Bright” Palazzo Chigi Saracini ospiterà l’anteprima del ciclo Tradire con l’esibizione dell’artista Giovannangelo De Gennaro, un grande esperto della musica medioevale ispirata ai pellegrinaggi . Con la sua voce e il supporto digitale delle immagini verrà ripercorso il cammino dei viandanti che per secoli hanno solcato la Francigena e tutte le strade d’Europa e del Mediterraneo. Nella sera del venerdì 28 sempre alle 18 il ricercatore elvetico Jan Gaggetta appassionato conoscitore di canzoni popolari italiane discuterà con il professore Stefano Jacovello su “La politica delle canzonette” in una lunga digressione che partirà dal regime fascista fino ad arrivare ai nostri giorni passando dagli anni del Dopoguerra e della contestazione studentesca. Al centro del dibattito ci saranno le canzoni di Nilla Pizzi e degli Skiantos, la satira del Futurismo, l’epopea pop della Seconda Repubblica in una conversazione che sarà caratterizzata dal tono simpatico ed informale. Per l’Accademia sarà poi un inizio autunno ricco di concerti: Domenica 30 settembre salirà in palco Boris Berman, pianista russo di fama mondiale, che porterà in scena le musiche di Hadyn, Debussy e Prkofiev; il giorno successivo lunedi 1 ottobre Berman terrà una masterclass aperta al pubblico con 6 studenti di pianoforte e alle ore 19:00 ci sarà la presentazione del libro Quando il mondo si fermò ad ascoltare del maestro e giornalista Stuart Isacoff.