In Toscana ci sono 1.500 ludopatici, a Siena un’iniziativa per affrontare il problema

Aiutare i più giovani a conoscere i rischi del gioco online per  evitare che sfocino in una patologia. Questo è l’obiettivo di una serie di iniziative nate dalla collaborazione tra la Croce rossa italiana di Siena, il Comune e l’Azienda Usl Toscana sud est, che partiranno da un convegno in programma oggi, 30 ottobre alle ore 16,30 a Palazzo Patrizi dedicato alle nuove dipendenze, a partire dal gioco online molto diffuso tra gli adolescenti.

L’appuntamento, dal titolo “… Almeno una volta nella vita. Un progetto per saperne di più”, è stato presentato in una conferenza stampa alla quale hanno partecipato gli assessori Clio Biondi Santi e Francesca Appolloni, Enrico Petrini e Elena Gori, rispettivamente presidente e responsabile sociale della sezione di Siena della Croce rossa italiana, Loredana Tagliaferri referente alle dipendenze del comitato regionale e Lucia Aprea, volontaria dell’organizzazione.

L’assessore Biondi Santi ha voluto sottolineare “l’importanza di affrontare una tematica come la ludopatia, partendo dai giovani e dalle scuole dove gli incontri inizieranno nei prossimi mesi. Abbiamo sposato immediatamente la proposta della Croce rossa italiana perché le dipendenze nei giovani vanno prevenute con la formazione, così che possano prendere piena consapevolezza dei pericoli”.

Preoccupanti, infatti, i numeri di questo fenomeno, purtroppo in constante crescita. “In Toscana – ha evidenziato Appolloni – ci sono 13mila adolescenti a rischio dipendenza e 1.500 ludopatici: di fronte a questi dati non potevamo che sostenere il percorso ideato dalla Croce Rossa. Prevenire, formare e informare sui pericoli connessi al gioco  è necessario per evitare che i ragazzi siano catturati da questa spirale negativa”.

“Siamo particolarmente soddisfatti di portare avanti questa attività sul territorio attraverso una collaborazione con il Comune”, ha detto Petrini, aggiungendo che “l’input sui rischi connessi al gioco online è partito dal comitato nazionale e noi lo abbiamo declinato a Siena attraverso il convegno di domani e, a seguire, con l’attività di formazione che coinvolgerà gli studenti”. Nello specifico l’obiettivo, come spiegato da Tagliaferri, è quello di “partire dai più giovani per arrivare anche ai genitori, cioè al mondo adulto. Non vogliamo enfatizzare in modo negativo il gioco online,  ma evitare che diventi una vera e propria patologia con gli stessi effetti di dipendenza provocati dalla droga o dall’alcol”.

La responsabile della Croce rossa italiana ha poi voluto sottolineare “l’importanza di fare sinergia con gli enti, in questo caso il Comune di Siena e l’Azienda Usl Toscana sud est, per un  concreto e articolato aiuto alle persone”.

A illustrare i temi del convegno è stata Aprea: “Sarà l’occasione per approfondire le cause e come si evolve la ludopatia. Il punto di partenza  dal quale poi arrivare direttamente all’interno delle scuole, dove incontreremo e lavoreremo con le terze delle medie e le quarte delle superiori. Tre incontri di due ore ciascuno tenuti in ogni singola struttura coadiuvati dagli insegnanti di italiano e scienze, che si concluderanno con un test finale da parte degli studenti”. Le scuole coinvolte il Caselli, il Bandini, il Piccolomini e le scuole medie Mattioli e San Bernardino.

Il convegno, aperto alla cittadinanza, vedrà  gli interventi di Paolo Catocci, psicologo clinico dell’azienda Usl Toscana sud est, servizi per le dipendenze ambito territoriale senese;  Riccardo Zerbetto,  psichiatra dell’associazione Ortos studio e trattamento giochi d’azzardo; Angela Ricevuto Livoni, psicologa e psicoterapeuta; Antonio Becattini, psichiatra responsabile dell’area dipendenze Usl Toscana sud est.

I professionisti si confronteranno su “Dipendenze digitali. Giovani vs smartphone, giochi online e videogiochi”.