In mostra le ‘pinakes’ sul mare di Carlo Pizzichini

A Celle Ligure c’è un nuovo spazio espositivo per l’arte e per incontri culturali. Gestito dalla Società di Mutuo Soccorso per volontà di alcuni soci particolarmente attenti ed attivi nelle attività culturali, lo spazio SMS – Messaggi d’Arte, sarà a disposizione per tutti coloro che vorranno arricchire, con la presenza di una produzione artistica, storica o contemporanea, presentazioni di libri, incontri, proiezioni ecc, la promozione di eventi legati all’arte e alla cultura che, per sensibilità e tradizione, fa da sempre distinguere, come è ormai noto, la comunità di Celle. Posto nel cuore del paese, nella zona pedonale dei negozi, aperto direttamente sul carrugio, SMS Messaggi d’Arte, vuol essere un punto di riferimento per il piacere di incontrarsi e confrontarsi con il proprio operato, soprattutto per i giovani che fanno della creatività un’esperienza di vita, e per tutti coloro che avranno delle valide proposte da esporre, auspicando un dialogo tra cultura locale ed esperienze nazionali ed internazionali.

La prima esposizione che SMS Messaggi d’Arte propone, è una mostra – aperta fino al 27 settembre – dell’artista senese Carlo Pizzichini: ““Pinakes: tavolette, dipinti e terre vicino al mare””. Le Pinakes nell’antica Grecia erano tavolette votive in terracotta o legno dipinto (anche in marmo e bronzo) offerte alle divinità, ma la parola col tempo ha assunto la connotazione generale di tavola oppure di dipinto. Si pensi solo alla parola “pinacoteca” derivante da pinakes, che appunto è la raccolta di dipinti. Perciò la mostra di Carlo Pizzichini presenta una serie di tavolette di argilla ingobbiata di quella dimensione giusta per accogliere il ritmo delle impronte e la scrittura evocativa di Pizzichini. Queste terracotte sono state realizzate “vicino al mare”, cioè nella bottega artigiana di ceramica artistica “Il Tondo” di Andrea e Marcello Mannuzza, ubicata proprio a Celle Ligure di fronte alla spiaggia, dove gli artisti che vengono a lavorare l’argilla, alzano gli occhi e guardano l’orizzonte del mare, che tanto racconta, ispira e fa sognare gli animi sensibili. Così, accanto alle tavole di terracotta, palinsesti antichi e pur sempre nuovi, incisi con l’istinto e la passione, Pizzichini presenta alcuni appunti, riflessioni, scritture, piccole composizioni e dipinti su tela, che, riportando anche inaspettate memorie trovate sulla spiaggia davanti il laboratorio, (come messaggi d’arte trovati in bottiglia), gli consentono di narrare una storia, nel dialogo poetico tra colore, segno e materiali.

La mostra quindi, vuol essere un omaggio della sua frequentazione di Celle, dove Pizzichini realizza tutta le sua produzione ceramica e dove da tempo tiene un piccolo studio per dipingere, e nello stesso tempo un doveroso tributo ad alcuni artisti che hanno lavorato negli anni addietro nel territorio savonese; padri dell’informale italiano, della gestualità, della grafia, del segno. Per cui, le opere hanno il sapore di ciò che Pizzichini ha potuto vedere qui, realizzato in precedenza in quelle ineguagliabili stagioni, in questa breve sponda della prima Liguria di Ponente: da Lucio Fontana a Asgar Elde, da Bozzano a Scanavino ad Jorn. Pizzichini ce lo restituisce con l’onestà di chi considera che in quelle direzioni, esistono alcuni angoli della ricerca ancora da indagare, nei quali “perdersi” e scommettere con il proprio “fare”.

Carlo Pizzichini dedica questa mostra alla madre Ida, venuta a mancare il 27 luglio scorso dopo anni travagliati tra malattia e sacrifici, ma benedetti da un amore incommisurabile per il figlio, orgoglio ed unica ragione della sua vita.