Il “Vino dell’Unità d’Italia” in esposizione all’Enoteca Italiana

enoteca italianaIl “Vino dell’Unità d’Italia”, ideato da Veronafiere-Vinitaly, è stata consegnato a Enoteca Italiana. L’Ente nazionale vini ha preso in custodia le due bottiglie simbolo dei 150 anni d’Italia, le stesse consegnate al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano durante lo scorso Vinitaly. Ed ora sarà possibile ammirarle nella prestigiosa vetrina di Enoteca Italiana, presso la Fortezza Medicea a Siena.

 

Ma che cos’è il “Vino dell’Unità d’Italia”? Si tratta di due bottiglie, una di vino rosso e una di vino bianco, realizzate con 20 vitigni bianchi e 20 rossi, uno per Regione, selezionati dagli Assessorati all’Agricoltura di ogni Regione italiana ed assemblati da Assoenologi.

 

“Per noi di Enoteca Italiana – afferma Fabio Carlesi segretario generale/direttore dell’Ente Vini – è un momento di orgoglio. Custodire per noi le bottiglie rappresenta una sorta di ritorno al passato quando Siena ospitava la Mostra nazionale di vini tipici durante gli anni ’30. La manifestazione enologica era curata dal nostro Ente è non è altro che l’antesignana dell’odierno Vinitaly di Verona. Si tratta, ancora oggi, di una delle esperienze più curiose e ardite nel mondo del vino italiano. All’Enoteca Italiana durante la Mostra era stato organizzato persino un concorso di poesia bacchica con una giuria presieduta da Filippo Tommaso Marinetti che portò nel mondo enologico la forza dirompente del futurismo. Quel concorso ebbe purtroppo vita breve, durò appena tre edizioni, poi il futurismo si eclissò e scoppiò la guerra. Ma quell’esperienza resta unica nel suo genere, che si cela nella nostra sede storica, un pezzo di storia importante quindi per i nostri 150 anni”.

 

Gli stessi padiglioni di quelle mostre, organizzate dall’ente vini, erano opere d’arte. L’architetto livornese Virgilio Marchi, figura di spicco del Futurismo italiano, curò l’allestimento delle tre edizioni della Mostra mercato dei vini tipici d’Italia negli anni trenta e i connessi studi per i lavori di ristrutturazione della Fortezza Medicea. L’effimero villaggio espositivo – così veniva chiamato in modo futurista – si configurava come luogo di incontro, cui da tutt’Italia afferivano artisti di diversa formazione ed estrazione chiamati a decorare i singoli padiglioni regionali.

 

“E’ un episodio poco noto nella storia vitivinicola. –conclude Carlesi – La mostra mercato dei vini tipici d’Italia degli anni ’30 fu un evento apprezzato solo da un ristretto pubblico di cultori. Un incontro fra il mondo del vino e le più moderne tendenze che in quel momento alimentavano la cultura italiana. Una perla nella lunga collana della storia del vino, una pagina che appartiene alla memoria collettiva nazionale, che oggi merita in occasione delle commemorazioni per l’unità d’Italia di essere riportata alla luce. La mostra poi passò di mano durante gli anni 60 e venne affidata a Verona fiere, con cui noi ancora oggi continuiamo a collaborare. E queste bottiglie testimoniano lo scambio culturale enologico tra i più grandi enti dell’eccellenza in Italia, un gesto che vuole sottolineare come il vino italiano rappresenti uno straordinario veicolo promozionale per il Made in Italy, conosciuto e apprezzato nel mondo in particolare per la cultura, l’eccellenza, la capacità di creare prodotti unici ed inimitabili”.

 

Il legame che unisce poi Enoteca Italiana con Verona Fiere è la Settima dei Vini, la prestigiosa manifestazione organizzata dall’Ente vini, giunta alla sua 46° edizione, la stessa del Vinitaly: un momento d’incontro, sulle varie tematiche che più interessano i produttori, e l’occasione per degustare i grandi vini, circa 1000 etichette delle aziende associate a Enoteca.

 

 

 

 

 

Focus – I 20 vitigni del “Rosso dell’Unità d’Italia”

 

Valle d’Aosta: Petit rouge

 

Piemonte: Barbera

 

Lombardia: Croatina

 

Liguria: Rossese di Dolceacqua

 

Veneto: Raboso

 

Trentino Alto Adige: Teroldego

 

Friuli Venezia Giulia: Refosco dal peduncolo rosso

 

Emilia Romagna: Sangiovese

 

Toscana: Sangiovese

 

Lazio: Cesanese di Affile

 

Umbria: Sagrantino

 

Marche: Lacrima

 

Abruzzo: Montepulciano

 

Molise: Tintilia

 

Puglia: Negroamaro

 

Campania: Aglianico

 

Basilicata: Aglianico del Vulture

 

Calabria: Gaglioppo

 

Sicilia: Nero d’Avola

 

Sardegna: Carignano

 

 

 

Focus – I 20 vitigni del “Bianco dell’Unità d’Italia”

 

Valle d’Aosta: Priè blanc

 

Piemonte: Cortese

 

Liguria: Vermentino

 

Lombardia: Trebbiano di Lugana

 

Veneto: Garganega

 

Trentino Alto Adige: Weissburgunder

 

Friuli Venezia Giulia: Friulano

 

Emilia Romagna: Pignoletto

 

Toscana: Vernaccia di San Gimignano

 

Umbria: Grechetto

 

Lazio: Malvasia

 

Marche: Verdicchio

 

Abruzzo: Trebbiano

 

Molise: Falanghina

 

Puglia: Fiano

 

Campania: Fiano

 

Basilicata: Greco

 

Calabria: Greco bianco

 

Sicilia: Grillo

 

Sardegna: Vermentino