I ‘100 sguardi’: a Siena la mostra fotografica dei giovani di Corleone

Corleone

100 macchine fotografiche usa-e-getta regalate a 100 studenti di tutte le scuole di Corleone. Con l’invito a documentare la loro vita quotidiana in un paese il cui solo nome evoca quanto di peggio possa esprimere una società, ma anche la forza dirompente di una rinascita morale, civile ed etica. Infatti a Corleone opera la cooperativa Lavoro e non solo che coltiva terreni requisiti alla mafia e I Cento Sguardi nasce in collaborazione con i suoi soci.

 

Le immagini raccontano proprio un viaggio: si arriva in paese, che è immerso in una natura bellissima, giungendo nella piazza principale, dove si affacciano un elegante giardino pubblico ottocentesco e la caserma dei carabinieri dove iniziò la sua carriera il generale Carlo Alberto Della Chiesa, che lì ricevette la prima denuncia contro la mafia, per la scomparsa di Placido Rizzotto, corleonese doc, ucciso dalla mafia nel 1948.

 

Poi vediamo le scuole dei ragazzi che hanno partecipato al progetto e vari luoghi simbolici della lotta alla mafia: la sede della Cooperativa Lavoro e non solo a Casa Caponnetto, che è un edificio confiscato ai Riina, insieme ad altri edifici restituiti alla vita civile come il tribunale, la caserma della guardia di Finanza, e molti altri. Tutti immobili confiscati alla mafia e resi alla comunità. Vediamo il cartello della strada che celebra la data dell’arresto di Provenzano, come vediamo la casa dove si era nascosto.

 

Insomma, attraversiamo il paese con le sue strade, le piazze, la sede del Comune, le chiese, sempre condotti dai ragazzi che qui vivono, studiano e si formano.

 

Un viaggio che dimostra che la bellezza è un valore morale. E che l’estetica è etica.