Fotoamatori senesi in mostra nella piazzetta Silvio Gigli

Una mostra organizzata e curata da appassionati di fotografia, noti e meno noti, che di questa passione fanno un hobby importante della loro vita alla quale dedicano tempo ed energia. Parliamo del circolo “La bottega dell’immagine” che ha già alle spalle una esperienza più che ventennale ed è composto da decine di fotoamatori del territorio. Spesso svolgono altre professioni ma portandosi sempre la macchina fotografica a tracolla riescono ad immortalare momenti importanti sia della quotidianità locale che di quella di realtà molto diverse rispetto a quella senese ed italiana. Le foto di viaggio sono infatti sempre molto gettonate nelle mostre e anche questa esposizione, che ha per titolo “La luce aperta”, non fa eccezione. Ed ecco che troviamo una foto del giornalista e fotografo Augusto Mattioli scattata in Libano ad una sorridente donne locale, o quelle scattate da Antonio Moffa in un suo viaggio in Cina nella prima metà degli anni Ottanta.

Sala Rosa L’inaugurazione ufficiale è avvenuta venerdì 8 luglio nei locali della Sala Rosa dell’università in Piazzetta Silvio Sigli, a due passi da Piazza Sant’Agostino. Molte le persone intervenute per vedere le opere esposte ed i progressi del circolo culturale.

“Questa mostra collettiva – spiegano gli autori – è una sintesi di una maniera rigorosamente filologica di approccio alla fotografia. Il nome ‘La Luce Aperta’ si deve al fatto che da sempre nella ‘Bottega dell’Immagine’ si cerca in tutti i modi di affinare le tecniche legate alla produzione delle immagini con una sinergia quasi totale delle conoscenze ed esperienze. E proprio in base a questa maturazione collettiva ogni socio si trova in grado di applicarsi e svolgere lavori completamente diversi. La mostra è tutta fatta in casa – proseguono gli autori – dallo sviluppo alla stampa, e non nasconde l’illusoria speranza di far rivivere il concetto di fotografia in un momento di eccessiva, superficiale tracimazione di immagini digitali”.

Cos’è la fotografia Si parla quindi anche di sviluppo tecnico del modo di fare fotografia, anzi questo è stato uno degli argomenti principali nel dibattito che proprio venerdì scorso ha anticipato il momento della presentazione delle immagini. Tra i membri del circolo c’è anche il noto fotografo senese Gigi Lusini: “Con questa nostra piccola collettiva vogliamo far tornare al centro dell’opera fotografica il motivo per cui si fa una fotografia, partendo dalla tecnica e poi passando per il gusto della scelta di una certa immagine e infine il gusto della realizzazione della stessa. Questo è molto importante – prosegue Lusini – in un momento nel quale i turisti fanno fotografie magari con un telefonino mentre con l’altra mano mangiano un pezzo di pizza”.

E’ un’arte Si vuole ricordare, insomma, che la fotografia è un’arte e che per praticarla servono studi e conoscenze: l’improvvisazione insomma, anche in questo campo, non paga. “A noi del circolo – prosegue Lusini – non interessa che il fotografo sia professionista o amatoriale, ma che la foto scattata abbia qualità. Noi siamo molto rigorosi, guardiamo tanto alla tecnica e alla pulizia delle immagini. In genere, a Siena come un po’ in tutta Italia, non si parla molto di fotografia, forse perché spesso si pensa che si tratti solamente di una parente povera dell’arte. Anche nella nostra città si pensa e si guardano quasi esclusivamente le foto di Palio: naturalmente alcune di queste sono meravigliose, ne ho fatte tantissime anche io in tutti questi anni, d’altro canto. Però il mondo di riferimento della fotografia è a 360 gradi, essa può mostrare e parlare di tantissime cose, basta avere cultura e conoscenza. Il fotografo è fondamentale anche nel processo della comunicazione: chi si ferma a leggere un testo o un articolo che non abbia una fotografia?”.

La mostra sarà visitabile, ad ingresso libero, fino al 28 luglio, dal lunedì al sabato dalle 8 alle 23 e la domenica dalle 14 alle 23.

Gennaro