Festa del “Liceone”: quattro generazioni di senesi insieme per festeggiare i 150° anni del liceo classico Piccolomini

Quattro generazioni di senesi, una gioventù spesa a distanza di tempo sugli stessi banchi, un amore mai sopito per la scuola che li ha visti crescere e che quest’anno compie 150° anni di vita. C’erano tutti gli ingredienti per fare della festa del Liceo Classico Piccolomini un appuntamento indimenticabile, e così è stato. Lo sforzo organizzativo dell’associazione Il Liceone non poteva ottenere risultato migliore. Sabato 26 la lunga notte biancoverde è iniziata al mattino presto, con la 24° edizione del premio di poesia Intervallo, vincitrice quest’anno una studentessa del Lido di Camaiore, presente Mario Comporti, medico patologo e poeta. Nel pomeriggio, nella chiesa di sant’Agostino, Federico Valacchi dell’Università di Teramo, Geremia d’Olimpio vicepreside del Piccolomini e Alessando Bellini presidente de Il Liceone hanno presentato il libro “Il Liceo Classico di Siena. Dal Granducato allo Stato liberale ” a cura di Giacomo Zanibelli, testi di Patrizia Turrini, Alessandro Leoncini e Vincenzo Coli, Nuova Immagine Editrice: il racconto della nascita del Piccolomini basato su fonti archivistiche inedite e di straordinario interesse, una pubblicazione destinata a diventare un classico della storia dell’Ottocento senese. Subito dopo, centinaia di liceali, maturi ex e giovani appena diplomati o ancora in servizio effettivo si sono impossessati gioiosamente del ‘loro’ liceo. Per tanti, la commozione di rivedere antichi compagni di banco persi di vista, per tutti il divertimento offerto da un programma denso e di qualità: aperitivo con pianobar di Ludovico Troncanetti, il raffinato buffet di Stefano Azzi, il teatro di Ugo Giulio Lurini, la musica anni sessanta dell’orchestra di Renzo Gambi, il rock scatenato degli Shakers e danze fino alle ore piccole. E naturalmente il taglio della torta, a celebrare la ricorrenza e soprattutto la forza di un senso dell’appartenenza che in questa città, contrade a parte, non ha uguali.