Elio con “Figaro il barbiere” inaugura la prima edizione di Sienafestival

Elio_ufficiale

Evento inaugurale della prima edizione di Sienafestival è l’atteso “Figaro il barbiere” di Elio in scena al Teatro dei Rinnovati domenica 23 settembre (ore 21.30), ideato da Roberto Fabbriciani, con musiche ridotte da “Il barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini, che unisce alla musica di Rossini, nella riduzione originale dell’epoca, la narrazione del carismatico leader delle Storie Tese in un dialogo con il pubblico in cui racconta i momenti salienti e introduce i personaggi, avvalendosi della partecipazione di Roberto Fabbriciani (flauto), Fabio Battistelli (clarinetto) e Massimiliano Damerini (pianoforte).

 

Un modo per rendere l’opera lirica accattivante e apprezzabile a un pubblico di giovani e meno giovani, questo “Figaro il barbiere” si presenta cosparso di bizzarra ironia.

Innamorato dell’opera lirica di Rossini, ansioso di condividerne con la platea i suoi segreti e la sua bellezza, il cantante milanese Stefano Belisari, alias Elio, vestito da barbiere moderno, è impegnato in una personale “lettura critica” dell’opera in cui trova spazio un po’ per tutto: pezzi di monologo in accento siculo-lombardo, ampi intermezzi musicali, perfino un brano di Carlo Emilio Gadda sul melodramma. Pianoforte, flauto e clarinetto: tutti dentro al salone d’un barbiere, fra battute, sketch e spiegazioni umoristiche.

“Figaro è una perfetta incarnazione della nuova borghesia in ascesa, estremamente pratica e sensibile alle ragioni del denaro. Lei invece non mi paga da quattro mesi” – spiega al suo cliente Elio nelle vesti del Barbiere, in uno dei tanti passaggi sospesi a metà, tra la pastosità del linguaggio accademico e la risata liberatoria.

 

“Nella storia del melodramma – scrive Fabbriciani – esiste il bizzarro caso di una professione che ha avuto l’onore di ben tre grandi Opere dove compare come protagonista assoluta. La professione e quella del barbiere, e le Opere ad essa dedicate sono i due famosi “Barbiere di Siviglia”, rispettivamente di Paisiello e Rossini, e “Le nozze di Figaro” di W.A. Mozart. II frequentatore dei Teatri operistici non di rado si trova a dover assistere alle peregrine evoluzioni di personaggi improbabilissimi, i cui nomi hanno reso la vita infelice a molti figli di famiglie melomani che li hanno voluti chiamare Assalonne, Aida, Sigfrido, Escamillo o, addirittura, Nabuccodonosor. E’ in questo ciarpame rivestito di cotonina stampata e bigiotteria dozzinale che irrompe l’ottimo Figaro con la sua carica di simpatia, la sua inventiva e con la sua umanissima esperienza nell’arte di arrangiarsi”.

Figaro prosegue la grande tradizione degli Scapini e dei Leporelli, ma non si presta volentieri a far da spalla a protagonisti di più illustre casata: egli emerge vivacemente come demiurgo, astuto diplomatico, consumato stratega che manipola uomini e cose al fine di assecondare i suoi desideri ed i suoi interessi.

Eccolo quindi mettere in scacco l’avarizia e la dabbenaggine, soccorrere l’amore contrastato, incoraggiare le buone cause, affrontare gli usurpatori dell’altrui buona fede, farsi paladino della giustizia spicciola, intrigare ai danni degli intriganti. Il tutto con le semplici ed innocue armi del pennello da barba, del rasoio e del pettine.

E chi meglio di un barbiere, allora, potrà raccontare le gesta del suo illustre predecessore. II pazientissimo cliente siede sulla poltrona nichelata, ed assiste sgomento al periglioso mulinare dell’affilatissimo rasoio attorno alle sue indifese fattezze.

II barbiere s’infervora sempre di più nel narrare l’ormai passata grandezza dei suoi colleghi d’altri tempi. Gli altri clienti in attesa, abituati da anni alle sparate del loro Figaro, intermezzano la farraginosa narrazione con le arie più note dell’Opera rossiniana, eseguendo gli arrangiamenti che si stamparono in Germania nel 1820. Qualcuno forse si scandalizzerà ma da un barbiere ci si può aspettare di tutto; anche di sentirlo cimentarsi in un mestiere non suo, interrompendo un delicatissimo “contropelo”…

 

I biglietti di questo (come di tutti gli altri spettacoli del Festival) si possono prenotare telefonicamente al numero 392/8319892 (orario 9-12/15-19); la prenotazione rimane valida fino a 15 minuti prima dell’inizio dello spettacolo. Oppure si possono acquistare in prevendita sul sito www.boxol.it, tel. 055/210804 (l’acquisto dei biglietti in prevendita è maggiorato dei relativi diritti 2 Euro nei punti vendita, 10% sul sito boxol.it) o ancora presso i punti vendita di Unicoop Firenze. Le prenotazioni sono consigliate, sconti e promozioni su tutti gli eventi telefonando al numero 392/8319892.

Il costo del biglietto per lo spettacolo di Elio è 30 Euro (intero), 25 Euro (ridotto under26, over65, studenti, soci ARCI, diversamente abili), 20 Euro (ridotto speciale soci UNICOOP Firenze, abbonati Teatro dei Rinnovati stagione 2011-2012), 15 Euro (IV ordine).

 

Sienafestival è un progetto di A.C.S.M.A. Ludus Tonalis, laLut, Straligut Teatro, residenze artistiche del Comune di Siena, realizzato con il patrocinio e il sostegno di Regione Toscana, Provincia di Siena, Università degli Studi di Siena, in collaborazione con la Fondazione Toscana Spettacolo, con il contributo di Unicoop Firenze, Unione Europea, Estra S.p.a., Chianti Banca, con la collaborazione di Cinema Nuovo Pendola, Enoteca italiana, Cotas-Radio Taxi Siena, Motus Danza, MoveOff 2012, Soprintendenza per i Beni Architettonici e Per Il Paesaggio Per Le Provincie di Siena e di Grosseto, Biblioteca Comunale degli Intronati di Siena, Singapore International Foundation, National Arts Council Singapore, In-Box, Festival di Musica Antica Wunderkammer 2012, Associazione Giovanni Tedde, GB Nuova Fotografia, Società Filarmonica di Rapolano Terme, DSU Toscana.