E “Il fantasma dell’opera” riesce a riunire Gianni Maroccolo, Massimo Zamboni e Francesco Magnelli (ex CSI)

Massimo Zamboni

Dopo 15 anni, Francesco Magnelli, Gianni Maroccolo e Massimo Zamboni (ex CSI) torneranno a suonare insieme. Un vero e proprio evento che accadrà il 17 novembre grazie a “Le Parole, I Giorni”, la rassegna curata da Dario Ceccherini all’interno della VII edizione del Fenice Nine Arts International Festival. Ha già il sapore di un appuntamento con la storia quello che vedrà i tre ex CSI rimettersi insieme al Teatro dei Varii di Colle di Val d’Elsa: gli artisti saranno impegnati nell’esecuzione live di musiche inedite e basi di Kodemondo in sincrono con la proiezione de “Il fantasma dell’opera” di Rupert Julian capolavoro del cinema muto del 1925, con Lon Chaney star del cinema dei primi del Novecento.

“Il fantasma dell’opera” fu musicato da Francesco Magnelli nel 1994, prima dell’uscita di Kodemondo, primo cd targato Csi. Magnelli per questa operazione utilizzò le basi del disco e compose musica inedita che poi venne eseguita dal vivo durante la proiezione del film. Furono poche le rappresentazioni fatte, anche perché – proprio in quell’anno – l’esperienza artistica dei CSI partì a gonfie vele. La visione de “Il fantasma dell’opera” con l’esecuzione delle musiche live fu quindi un’esperienza di cui poté godere un pubblico ristretto.

 

Ecco perché Francesco, Massimo e Gianni hanno ritenuto quella del Fenice Festival un’ottima occasione per ritornare a calcare il palco insieme e un contesto ideale per riproporre l’opera. I tre artisti stanno lavorando con grande entusiasmo per soddisfare sé stessi e il numeroso pubblico che dal 1997 non ha più potuto vederli suonare su uno stesso palco. E mentre cresce l’attesa per l’appuntamento con Francesco Magnelli, Gianni Maroccolo e Massimo Zamboni, dal prossimo 4 novembre, “Le Parole, I Giorni” proporrà un programma dal significativo titolo: Scripta Volant. Il passaggio dall’inchiostro alla voce sarà infatti il motivo conduttore della kermesse di incontri, reading, conferenze che vedrà protagonisti, tra gli altri, Alessandro Bergonzoni, Stefano Bartezzaghi, Alessandro Fo, Vanni Santoni, Filippo Bologna, Francesco Recami. Non mancherà la riflessione sulla parola legata alla musica e alle immagini con l’eleganza di Nada Malanima

 

E per questa edizione di Fenice Nine Arts Festival le parole “voleranno” fino a maggio 2013 con “Scaffali d’autore”, la serie di incontri con alcune personalità del mondo della cultura e delle arti quali Giulio Giorello, Tanino Liberatore, Gustavo Zagrebelsky, Marco Paolini, Enzo Bianchi e Stefano Bollani che saranno invitati a raccontare al pubblico i libri della loro vita. Un percorso che vuole essere d’augurio in vista dell’inaugurazione della nuova biblioteca comunale nel centro culturale Burresi, la villa ottocentesca che ha ospitato a lungo l’ospedale e che presto avrà funzioni e vita dedicate alla cultura.

Intanto prosegue con successo “Inside Moebius” la mostra che in anteprima assoluta propone le ultime opere di Jean Giraud e che nella Sala Set del Teatro Politeama rimarrà aperta fino al 4 novembre (tutti i weekend, dalle ore 16.30 alle ore 19.30). E sempre nel mese di novembre Masolino d’Amico e Silvia d’Amico, saranno protagonisti di un omaggio che Fenice Nine Arts International Festival farà a Suso Cecchi d’Amico.

Fenice è un progetto realizzato dal Comune di Poggibonsi, dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena e da Vernice Progetti Culturali srl grazie alla collaborazione di un gruppo di lavoro che unisce l’Associazione Adarte, l’Associazione Timbre – Teatro Verdi Poggibonsi, la Fondazione E.l.s.a. Culture Comuni,