CON IL TREKKING URBANO PER RIPERCORRERE “LE VIE DELLA MEMORIA NEL NOVECENTO SENESE”

fotoIl trekking urbano come modalità lenta e profonda di conoscenza dei luoghi e delle vicende storiche che li hanno caratterizzati. E’ questo il senso de “Le vie della memoria nel Novecento senese tra storia e letteratura”, l’iniziativa presentata stamani in sala delle Lupe, promossa dall’Istituto storico della Resistenza (ISRS) in collaborazione con il Comune di Siena, la Regione Toscana e l’Istituto nazionale per la storia del Movimento di Liberazione in Italia (INSMLI).

Proprio nell’anno del 70° anniversario della liberazione della provincia di Siena, l’ISRS ha realizzato un libro e dvd che ripercorrono e offrono due itinerari, densi di significati, interni al centro della città. Il primo, articolato in nove tappe legate ai luoghi della storia del Novecento e, quindi, alle vicende delle guerre mondiali, dell’avvento del fascismo e della Liberazione: un percorso ideale e simbolico che parte dalle Stanze della Memoria e giunge fino a Porta San Marco, luogo simbolo dell’arrivo delle truppe alleate francesi nel luglio 1944.

Il secondo, invece, ispirato all’opera, ai luoghi e ai personaggi letterari di Federigo Tozzi, restituiti con il ricorso alla voce fuori campo dell’attore Francesco Burroni.

<<Un lavoro incentrato sui temi della memoria e della conoscenza – ha introdotto il direttore dell’ISRS, Fabio Masotti – e dedicato, soprattutto, alla collettività senese e alle nuove generazioni. E’ una proposta di forme e modalità diverse dalla tradizionale visita guidata per conoscere, ancora più profondamente, i luoghi cittadini e i loro stessi significati>>.

<<Siena ha un ruolo importante nel campo del turismo sostenibile – ha aggiunto l’assessore al Turismo, Sonia Pallai – e della mobilità dolce, essendo il primo Comune ad aver organizzato questo tipo di iniziative e, oggi, il capofila della rete nazionale del trekking urbano. Riteniamo che sia una forma di fruizione delle città intelligente e utile, anche perchè favorisce l’incontro tra le comunità locali e i visitatori, sempre più alla ricerca di dimensioni esperenziali, come quelle delle passeggiate d’autore che organizziamo insieme alle guide turistiche>>.

Ricorrenti, nei vari interventi, le riflessioni sul concetto di memoria storica, sollecitate dalle tante ricorrenze che si susseguiranno nel corso del 2014: <<Oltre al 25 aprile e al 2 giugno – ha commentato l’assessore alla Cultura, Massimo Vedovelli – quest’anno avremo altre due date fondative da ricordare: quella del 3 luglio 1944 (liberazione di Siena) e, più in generale, il centenario dello scoppio della Grande Guerra. Occasioni nelle quali dovremmo riappropriarci dei luoghi della collettività, per un’operazione complessiva sulla memoria che possa rivelarsi anche fattore costitutivo di una nuova cittadinanza democratica e inclusiva, in particolare nei confronti degli stranieri. Per i nuovi italiani, i 5 milioni di immigrati stranieri adulti e gli 800mila bambini, occorre costruire una memoria storica per consentire la realizzazione di una piena cittadinanza>>.

<<Su questi aspetti– ha integrato Claudio Silngardi, dirigente generale dell’INSMLI – l’Italia, a causa del venir meno del ruolo fondamentale dello Stato, è in ritardo rispetto ad altri Paesi europei, dove si investe molto di più per favorire la trasmissione storica tra le generazioni. Inoltre, la nostra società esaspera l’uso del testimone, come se la via breve dell’emotività potesse sostituire un’elaborazione più profonda. Ben vengano, quindi, iniziative di natura educative e didattica come questa>>.

<<Le celebrazioni non devono mai essere fini a se stesse – ha specificato Massimo Cervelli, funzionario regionale che si occupa di progetti sulla memoria – ma devono cogliere le sfide della globalizzazione in un’ottica di crescita collettiva e integrazione. Ci ha convinti molto la proposta del trekking urbano, che reinterpreta il rapporto tra residenti e turisti, da un lato, e tra generazioni, dall’altro>>.

Dopo una proiezione parziale del dvd, curata da Silvia Folchi che l’ha realizzato, Fabio Masotti ha citato e ringraziato tutti coloro che, a vario titolo, hanno dato la propria collaborazione: <<Alessandro Orlandini, per i contributi storici; Luca Luchini, per le tante immagini video di repertorio concesse; Giancarlo Cini, per le foto; Luigi Oliveto per la musica; Paola Santucci e Laura Mattei, ideatrici del progetto>>.