Con i “lavori in corso” e i “progetti in ri(e)voluzione” di Siena.doc il pubblico finisce dietro la macchina da presa

Lavori in corso per “Siena.doc”. Non solo perché in questi giorni è open il cantiere del numero zero della rassegna cinematografica organizzata da Visionaria in collaborazione con l’Università di Siena-Cittadinanza studentesca e in programma dal 13 al 15 novembre a Siena. Ma anche perché Siena.doc vuole trasformare la città nella culla del documentario italiano, un punto di riferimento stabile per autori, produttori, distributori e critici, una incubatrice di progetti ancora in lavorazione o in evoluzione.

 

Nascono così due originali segmenti della rassegna che sono la grande novità di Siena.doc. Si tratta di “Lavori in corso” e “Progetti in ri(e)voluzione” che hanno lo scopo di portare il pubblico dietro la macchina da presa. L’obiettivo è muoversi alla scoperta di tutte le fasi di realizzazione del documentario. Ben oltre la proiezione dei film, dritti al cuore dei progetti, per mostrare al pubblico da quali idee nascono produzioni che poi diventano piccoli capolavori di cinema del reale, e lo sforzo di autoproduzione che molti documentaristi sostengono tra mille difficoltà. La formula di “Lavori in corso” mette a nudo gli autori, impegnati in un racconto sincero intervallato da frammenti di girato o pillole di pre-montato, del work in progress del progetto che stanno realizzando e che sottopongono alle impressioni e ai suggerimenti del pubblico chiamato a partecipare direttamente alla realizzazione del sogno di tutti gli autori: fare il “documentario della vita”. Non solo, ci sarà anche spazio per progetti che nascono come documentari e poi diventano qualcos’altro, in una specifica sezione chiamata “Progetti in ri(e)voluzione”. Il primo dei lavori in corso che vedremo il 13 novembre alle 16,30 nella Sala Cinema di Palazzo di Fieravecchia – Università di Siena è “Sarajevolution” di Rocco Riccio. Un racconto inedito di personaggi e luoghi della città di Sarajevo che vivono ogni giorno “le fatiche delle pianure”, la vita dopo una guerra senza fine, vent’anni dopo l’evento bellico che per la prima volta nella storia entrò nelle case di tutto il mondo grazie alla rivoluzione tecnologica. Un viaggio nelle viscere di un popolo, attraverso splendide storie di sopravvivenza, distruzione e ricostruzione. Spazio poi al work in progress di Claudia Tosi che il 14 novembre sempre alle 16.30 presso la Sala Cinema di Palazzo di Fieravecchia – Università di Siena presenterà il suo “Il cerchio perfetto”, un documentario che racconta l’esperienza diretta di Claudia che è entrata in un hospice per malati terminali per imparare come fosse possibile trasformare un’esperienza “di morte” in un’esperienza di vita e di ricerca di pieno senso. Una storia che diventa la storia di ognuno di noi a confronto con le proprie paure. Un film che raccontando la lotta quotidiana di chi sa che la morte è dietro l’angolo, dà consistenza visiva al loro mondo interiore, ai loro ricordi, alle paure, ai desideri, cogliendo anche le sfumature di un delicato rapporto che inevitabilmente dopo tanti mesi di riprese, si costruisce tra i malati terminali e la stessa autrice che è dietro la macchina da presa ma entra nel racconto. La sezione “Progetti in ri(e)voluzione” ospiterà il 15 novembre alle ore 11,00 la presentazione di Donna Ribelle di Stefano Stoto, un evento realizzato in collaborazione con l’associazione Altomare. Donna ribelle è un esempio di come i linguaggi del fumetto e della cinematografica possono mescolarsi e influenzarsi. Nasce, infatti, come documentario sulla storia di Elsa Oliva, una donna partigiana comandante di una squadra di uomini che per combattere sceglie di abbandonare suo figlio per poi diventare un progetto editoriale, una graphic novel animata, che ha terminato la sua prima fase di sviluppo anche grazie al contributo della Film Commission Torino Piemonte.