Compagnie laicali tra mistero e fede

In una società occidentale sempre più proiettata verso la secolarizzazione, resistono ancora le compagnie laicali. Queste, attive sul nostro territorio, restano un po’ misteriose per chi non si interessa alle cose della fede. Per questo domani 9 gennaio la Passeggiata d’’autore curioserà tra le attività di queste compagnie. Il percorso Il fervente laicato, si snoderà dalla Chiesa di Santa Maria in Portico di Fontegiusta, fino alla sede della Misericordia, passando per il Santa Maria della Scala.

La passeggiata, organizzata dall’’assessorato al turismo del Comune di Siena, insieme al portale toscanalibri.it, guiderà i partecipanti alla scoperta delle compagnie laicali e del loro ruolo nella storia di Siena. Guide d’’eccezione saranno l’archivista Patrizia Turrini e lo scrittore e giornalista Alessandro Zaccuri.

Sin dal Medioevo l’associazionismo privato di carattere religioso gestiva l’assistenza ai bisognosi e agli ammalati. Oltre alle opere di bene, le confraternite avevano lo scopo di collaborare con i sacerdoti per l’insegnamento della dottrina cristiana, di organizzare feste religiose, di trasportare i malati all’ospedale, di accompagnare i defunti al cimitero, ed altro ancora.

Ogni compagnia possedeva case, fondi rustici, bestiame, boschi dai cui affitti traeva il denaro liquido o le derrate da distribuire per far fronte agli scopi caritativi e sociali per i quali si era costituita, e raccoglieva ulteriori fondi attraverso periodiche collette o “accatti”. Le riunioni di preghiera e le funzioni celebrate per i confratelli si svolgevano nella chiesa o nella cappella “annessa” alla compagnia, che ne curava la manutenzione e la dotazione di arredi e suppellettili.

Nel 1785 il granduca Pietro Leopoldo abolisce le confraternite, ne assegna i beni ad enti di pubblica utilità e delega ai Vescovi il compito di ridistribuire gli arredi sacri tra le chiese parrocchiali. Qualche tempo dopo, tuttavia, concede che in ogni parrocchia si possa ricostituire un’unica confraternita che erediti le prerogative di quelle soppresse, imponendo tuttavia che non possegga un patrimonio proprio, ma si sovvenzioni attraverso le quote sociali e le collette.

A Siena alcune compagnie laicali hanno a tutt’’oggi una loro attività, sedi, documenti, significative testimonianze artistiche. Sicuramente suggestivo è l’Oratorio della Compagnia di Santa
Caterina della Notte ricavato nei sotterranei del Santa Maria della Scala. Uno spazio buio e un po’ tetro, dove si riflette la funzione dell’ex spedale, luogo di patimenti, cure e a volte di morti.