Stasera l’ultimo appuntamento dell’estate chigiana, è tempo di bilanci

Oltre 320 gli artisti invitati, tre orchestre presenti al Chigiana International Festival, tra cui il Maggio Musicale Fiorentino diretto da Fabio Luisi, e 7 ensemble vocali e strumentali, tra cui il nuovo ensemble in residenza “Tabula Rasa” realizzato con Siena Jazz e diretto da Stefano Battaglia

Si conclude questa sera a Palazzo Chigi Saracini, con un’esclusiva performance notturna del compositore e sound artist francese Kassel Jaeger, il Chigiana International Festival & Summer Academy 2019Out of Nature. Con la direzione artistica di Nicola Sani, il festival estivo dell’Accademia Chigiana ha richiamato ancora una volta a Siena e nelle sue terre, lungo una straordinaria maratona di due mesi di grande musica, dal 6 luglio a oggi, il pubblico dei grandi festival internazionali e i maggiori rappresentanti della stampa italiana ed estera. Assieme a loro, centinaia di giovani talenti musicali sono giunti da tutto il mondo per accedere alla prestigiosa Summer Academy di alto perfezionamento musicale chigiana, che nell’anno della sua 88° edizione è stata frequentata da oltre 460 allievi, provenienti da 47 nazioni, in particolare da Giappone, Russia e Spagna, oltre all’Italia, per un’offerta complessiva di 22 corsi master.

 “Anche quest’anno – evidenzia il presidente dell’Accademia Musicale Chigiana Carlo Rossi – si conferma il successo del nostro progetto “principe”, il Chigiana International Festival, non solo in termini culturali e artistici, con i numerosi concerti di eccezionale qualità prodotti, e di audience, con le importanti ricadute economiche generate sul territorio, ma anche per la capacità di riverberare l’immagine dell’eccellenza della Chigiana e dell’intera città di Siena a livello nazionale e internazionale. Un valore aggiunto che non ha prezzo”.

“I risultati raggiunti – commenta il direttore amministrativo Angelo Armiento, sono frutto di un modello che pone al centro l’attività di alta formazione musicale dalla quale vengono generati – per merito della creatività della direzione artistica e dell’imponente sforzo produttivo dell’intera struttura – eventi unici e identitari, che richiedono risorse contenute se paragonate ad altre realtà similari, anche grazie alla costante ricerca di collaborazioni e partnership con le più importanti istituzioni culturali italiane e internazionali; a questo si aggiunge una gestione economico-finanziaria sana ed equilibrata, con particolare attenzione ai costi ma anche all’incremento delle risorse disponibili, con una crescente diversificazione delle fonti di finanziamento, ormai quasi equamente distribuite fra entrate proprie, contributi pubblici e contributi privati”.

“Gli oltre 60 appuntamenti di Out of Nature, realizzati in esclusiva, hanno tributato una particolare attenzione al rapporto tematico tra musica e natura, in omaggio al “claim” di quest’anno – commenta a conclusione del festival il direttore artistico Nicola Sani. L’intento perseguito in quest’edizione, di esplorare i molteplici rapporti che intercorrono tra musica e natura, ha toccato un primo apice nella sintesi tra il naturale e il virtuale consentita dalla musica elettronica. Partendo dai pionieri del genere – con un ampio focus su Iannis Xenakis, che ha sempre fatto degli aspetti multidimensionali della natura una fonte inesauribile d’ispirazione – la programmazione ha aperto a campi sonori inesplorati, con prime esecuzioni assolute di Giorgio Nottoli, Kassel Jaeger, Bruno Letort, Gene Coleman, Lucio Gregoretti. L’attenzione data alle tematiche del rapporto tra musica ed ecosistemi sonori, con ospiti quali Manu Delago, David Monacchi e Mari Kimura, quest’ultima con l’originale progetto Your Ocean, My Ocean, dedicato al drammatico tema dell’inquinamento degli oceani, ha dimostrato come la musica oggi possa essere un linguaggio estremamente efficace per parlare in modo universale dei grandi temi che coinvolgono la società contemporanea. Ciò assume un rilievo ancora maggiore pensando alle straordinarie immagini immerse nelle sonorità naturali del bel film Dusk Chorus di David Monacchi, interamente girato negli ecosistemi sonori dell’Amazzonia e proiettato nel corso del Festival della Chigiana, alla luce dei drammatici incendi di questi giorni in quei territori, che forse hanno distrutto per sempre quegli straordinari e incontaminati universi sonori. Al contempo è stato dato ampio spazio nella programmazione alla grande tradizione cameristica e sinfonica, a partire dal concerto inaugurale del Festival al Teatro dei Rinnovati – un evento trasmesso in diretta du Radio 3 Rai – occasione dell’atteso ritorno dopo 16 anni nell’estate senese dell’Orchestra Sinfonica del Maggio Musicale Fiorentino, diretta da Fabio Luisi, con la grande pianista e docente chigiana Lilya Zilberstein, oltre ai numerosi concerti con i più grandi interpreti del nostro tempo, anche in inedite formazioni con i migliori giovani talenti provenienti dai corsi di alto perfezionamento dell’Accademia. Ma la Chigiana quest’anno ha anche dimostrato di poter riallacciare le fila con il repertorio lirico: la nuova produzione in forma di opera-laboratorio de Il barbiere di Siviglia di Giovanni Paisiello, allestita in forma semi-scenica dai brillanti allievi del corso di canto lirico tenuto da William Matteuzzi, per la regia di Cesare Scarton, con la concertazione di Angelo Michele Errico, è un ulteriore passo in questa direzione: un’opportunità importante per i nostri giovani talenti, che si somma alle molte altre iniziative realizzate dall’Accademia a sostegno dell’avvio di carriera delle star di domani.”

Tra gli appuntamenti di maggior successo, il concerto degli allievi del corso di direzione d’orchestra tenuto da Daniele Gatti al Teatro dei Rinnovati, con l’Orchestra Giovanile Italiana, le memorabili performance dei protagonisti della scena concertistica di oggi quali Mari Kimura, Kassel Jaeger, Manu Delago, Antonio Caggiano e il Chigiana Percussion Ensemble, Lilya Zilberstein, Anton e Daniel Gerzenberg, Monica Bacelli, Pietro De Maria, Silvia Belfiore, Ian Fountain, Boris Belkin, Luciano Acocella, Tonino Battista, il Quartetto Noûs, il Quartetto Prometeo, Stefano Battaglia, Ernst Reijseger, Ivo Nilsson, Alvise Vidolin, Nicola Bernardini, Kathleen Tagg, Patrick Gallois, David Krakauer, Alessandro Carbonare, David Geringas, Antonio Meneses, Simone Beneventi, Salvatore Accardo, Bruno Canino, Eliot Fisk, Christian Schmitt, Bruno Giuranna, Pino Ettorre, gli incontri con il compositore ed esploratore di ecosistemi sonori David Monacchi e con il pianista Ciro Longobardi, i dialoghi con Salvatore Sciarrino (a cui è stato anche dedicato un evento speciale in occasione dell’apertura della mostra antologica dedicata a Piero Sadun dal Comune di Siena) e Susanna Pasticci, le  dissertazioni di astrofisica di Alessandro Marchini in occasione dell’anniversario dell’allunaggio in contrappunto con il Billi Brass Ensemble, il teatro di Maria Claudia Massari ispirato al De Rerum Natura di Lucrezio, la straordinaria performance di action painting dell’artista finlandese Tiina Osara per la musica di Iannis Xenakis.

Il programma del Festival, in cui a celebri pagine del repertorio musicale si sono avvicendate intense opere del XX e XXI secolo, è stato incorniciato da una nutrita serie di incontri con il pubblico, i Chigiana Lounge, appuntamenti curati da Stefano Jacoviello, svoltisi al Complesso Museale del Santa Maria della Scala. Tra gli appuntamenti di maggior successo, la conferenza tenuta da Salvatore Sciarrino (docente del corso di composizione dell’Accademia) sul tema del Rifiuto in musica e gli incontri con i grandi critici musicali che collaborano con la rivista musicale leader nel settore, Amadeus, per il corso di giornalismo musicale “Tell me Chigiana”. I “concerti aperitivo” gratuiti, tenuti dagli allievi tutte le sere al ChigianArtCafé, hanno ulteriormente valorizzato e fatto conoscere questo nuovo spazio di incontro della scena culturale senese, in grado di attrarre nel “Palazzo del Conte” tanto gli appassionati di musica quanto i tanti turisti presenti a Siena d’estate.

Cinque le formazioni vocali e orchestrali presenti quest’anno al Festival, tutte provenienti dal contesto territoriale, oltre al Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra Giovanile Italiana diretta da Luciano Acocella, l’Orchestra dei Conservatori della Toscana diretta da Tonino Battista, l’Orchestra di Siena Jazz diretta da Roberto Spadoni, cui si è aggiunto il Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini” diretto da Lorenzo Donati, a testimonianza del ruolo centrale dell’Accademia Chigiana per la valorizzazione delle diverse risorse produttive della regione Toscana. Centrale, a questo proposito e di grande richiamo di pubblico l’evento Chigiana meets Siena Jazzl’ormai tradizionale appuntamento nato dalla felice collaborazione tra l’Accademia Musicale Chigiana e Siena Jazz, quest’anno dedicato a due figure cruciali della musica del XX secolo quali Frank Zappa Charles Mingus, si é arricchito dell’apporto e della co-produzione dell’ISSM “Rinaldo Franci”, all’interno delle Attività del Polo Musicale Senese.

Le formazioni orchestrali sono state affiancate dagli ensemble cameristici in residenza, tra cui il Quartetto Prometeo e il Chigiana Percussion Ensemble e da un sound design lab per il live electronics, realizzato dal corso tenuto da Alvise Vidolin e Nicola Bernardini, riconosciuti leader di questo settore innovativo e in continua evoluzione. Sempre in ambito tecnologico, la Chigiana ha ampliato la finestra della programmazione del Festival sulle nuove tendenze della musica elettronica trance e ambient legata al contesto giovanile. L’evento Current Shapes, dopo il felice esordio dello scorso anno, oltre alla guest star Kassel Jaeger vede infatti anche la partecipazione di Giuseppe Pisano Davide Palmentiero, giovane duo di spicco nel panorama dell’avanguardia elettronica italiana, quali openers del concerto di chiusura.

Molti concerti hanno visto la compartecipazione di grandi interpreti e giovani talenti provenienti da tutto il mondo, riconfermando la centralità del ruolo della Chigiana nel panorama musicale internazionale, quale istituzione modello in cui formazione, produzione e grande spettacolo sono parti di un unico disegno. Nel corso della serie di concerti “Chigiana Factor”, dedicati ai giovani talenti, che quest’anno hanno superato il numero di 30, realizzati a Palazzo Chigi Saracini e nei luoghi più suggestivi delle Terre di Siena, si sono potuti ascoltare gli interpreti più promettenti di oggi, future star dei grandi palcoscenici internazionali. Inoltre, protagonista invisibile del Festival, ma non meno sonoramente rilevante, è stata la webradio Chigiana Radio Arte, curata da Federico Fusi e Martina Liskova e realizzata in collaborazione con “Inner Room”, che ha trasmesso non stop in live streaming per tutta la durata del Festival il meglio della creazione contemporanea mondiale, eventi live, nonché trasmissioni tematiche dedicate ai capolavori tratti dai ricchissimi archivi sonori dell’Accademia.

Estremamente positivo anche il bilancio delle attività dell’Accademia estiva. Ai 22 corsi sono pervenute quasi 580 domande di iscrizione, il numero degli allievi complessivamente ammessi a frequentare i corsi ha toccato soglia 463, 47 le nazioni rappresentate. Di rilievo anche l’ottimo successo delle proposte formative realizzate in collaborazione con Siena Jazz, “New Sounds”, che hanno visto protagonisti Stefano Battaglia e Ernst Reijseger con numerosi giovani partecipanti. A questo si aggiunge il workshop in giornalismo musicale online “Tell me Chigiana”, che ha riscontrato un’ampia presenza di giovani. Inaugurata con successo nel 2015, “Tell Me Chigiana” è un’iniziativa curata da Stefano Jacoviello rivolta alla formazione di giovani professionisti nell’ambito della critica giornalistica online.

Il Chigiana International Festival & Summer Academy 2019, Out of Nature, è stato realizzato con il sostegno determinante della Fondazione Monte dei Paschi di Siena e con il contributo di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Toscana, Banca Monte dei Paschi di Siena, Lega del Chianti, Comune di Siena, Opera della Metropolitana e Arcidiocesi di Siena, Colle Val d’Elsa e Montalcino, Complesso Museale Santa Maria della Scala, Siena Parcheggi, Finanziaria Senese di Sviluppo, Ferrovie dello Stato, Rotary Club Siena Est e  Rotary Club Siena. Inoltre, per alcuni specifici progetti, si ringraziano l’Università degli Studi e l’Università per Stranieri di Siena, l’Associazione Siena Jazz, l’Istituto Superiore di Studi Musicali Rinaldo Franci, i Conservatori della Toscana, Inner Room Siena, i Comuni di Castellina in Chianti, Sovicille, Murlo e Colle Val d’Elsa, il Parco delle Sculture del Chianti, l’Associazione Culturale E20 Virtus di Poggibonsi, il Festival Quartetto d’Archi di Loro Ciuffenna, la Compagnia Corps Rompu, l’Associazione Amolamiaterra, l’Associazione Le Dimore del Quartetto, le residenze Campansi e Villa I Lecci. Si ringraziano in modo particolare Confindustria Toscana Sud, l’Associazione Nazionale Anziani Pensionati di Confartigianato e gli altri membri dell’Albo d’onore, oltre che tutti gli Amici della Chigiana, per il caloroso e generoso sostegno riservato all’Accademia.

Un particolare ringraziamento va ai media partner La Freccia di Trenitalia, Classica HD, Amadeus, La Nazione QN, RadioSienaTV e SienaNews. Grazie infine all’appassionato sostegno di Radio 3 RAI, che, oltre ad avere trasmesso la diretta del concerto inaugurale, trasmetterà una selezione di concerti della manifestazione. È inoltre in corso di produzione uno speciale televisivo sul concerto finale del Corso di perfezionamento diretto da Daniele Gatti, la cui messa in onda sarà annunciata in autunno.