Cai Siena presenta “Nepal e Buthan: sulle montagne del Tibet fuori dal Tibet”

Continuano le serate a tema della Sezione di Siena del Club Alpino Italiano. A distanza di alcuni mesi ecco una nuova iniziativa di fotografie e video realizzati nel corso di un trekking himalayano. Venerdì 20 aprile alle ore 21:00, presso la Sala Conferenze dell’Associazione Pubblica Assistenza sarà possibile assistere ad una duplice presentazione. Un montaggio di fotografie con base musicale ed un commento a braccio per raccontare l’ultima esperienza himalayana attraverso il Bhutan del Novembre 2011 . Dopo 18 anni il protagonista ritorna sui sentieri dello “Snowman Trek”, uno degli itinerari di trekking più belli ed impegnativi al mondo, per compiere nuovamente la lunga traversata dell’ultimo regno himalayano, da ovest a est. 25 giorni di cammino, lungo 343km  in remote regioni, attraverso 14 passi in quota, il più  alto a 5385 metri. Un lungo viaggio mosso dalla volontà di ritrovare alcuni personaggi fotografati nel viaggio del 1993 e consegnare loro alcuni scatti che li ritraggono. Un viaggio in un mondo lontano rimasto sostanzialmente immutato. Nel confronto con le immagini del passato, la vera sorpresa avverrà sui passi in quota delle aree più remote.

La serata proseguirà poi con la proiezione di un filmato della durata di 28 minuti che è stato realizzato nell’ottobre 2009 durante la spedizione nella remota regione himalayana dell’Alto Dolpo, nel Nepal occidentale, ai confini con il Tibet.

La spedizione 2009, come quella 2011,  fanno parte del progetto denominato “Tibet fuori dal Tibet” che, all’inizio del terzo millennio, vuole raccogliere documentazione filmata dei luoghi dove sopravvivono le tradizioni religiose e culturali tibetane al di fuori dei confini geografici del Tibet. Un lavoro che ha portato Danilo Musetti e Massimo Ziino a  realizzare il breve documentario dal titolo: “Dolpo, sulle tracce dell’anima”. Il filmato racconta l’esperienza vissuta durante i 28 giorni di cammino lungo un itinerario di oltre 400 km ed il superamento di 8 passi oltre i 5000 metri di quota. Il racconto vuole descrivere il contesto ma soprattutto la riflessione interiore compiuta dal protagonista sulla sua vita e la sua condizione.