Bharata Natyam vs. Bukowski: la grande danza indiana alla Corte dei Miracoli

Dal flamenco alla danza indiana. La Corte dei Miracoli prosegue nel suo percorso di ricerca di nuove forme artistiche legate alla danza e, dopo aver ospitato la settimana scorsa la seconda edizione di Camino Flamenco, apre le porte a “Bharata Natyam vs. Bukowski – Un intimo viaggio tra poesia e danza”, uno spettacolo di e con Maresa Moglia, che andrà in scena venerdì prossimo (3 maggio) alle ore 21:30.
Lo spettacolo, il cui ricavato servirà come autofinanziamento per il Centro di Culture Contemporanee Corte dei Miracoli, rappresenta un personalissimo tentativo di integrare diverse visioni d’amore con coreografie tradizionali indiane e contemporanee. La danza in India, “Natya”, si esprime con una tecnica altamente codificata, contenuta in trattati antichi, mantenuti vivi e tramandati attraverso la tradizione e l’insegnamento da guru a discepolo. L’elemento espressivo della danza nasce da uno studio profondo degli stati emotivi e psicologici dell’uomo chiamati stayi bhava, raggruppati in nove principali sentimenti o rasa: emotivo-amore, comico- scherno, patetico-dolore, furore-ira, eroico-coraggio, terrifficante-paura, repulsivo-repulsione, meraviglioso-meraviglia, quietistico-pace. Nella tradizione del teatro/danza dell’India l’amore è una dei sentimenti (rasa) più interessanti da esprimere per la sua varietà di sfumature. Questo spettacolo darà voce a diverse rappresentazioni dell’amore: quello sofferto e non corrisposto oppure quello dell’amante ingannata ed abbandonata, il tutto accompagnato con la delicatezza della poesia di Emily Dickenson e l’ironia di Bukowski.

Le proposte interculturali di Natanavedica permettono agli artisti coinvolti di seguire la sottile linea rossa che si srotola fra le diverse forme artistiche in uno scambio estetico, emotivo e tecnico, di approfondire le differenze e similitudini nelle loro forme artistiche e creare una “contaminazione” positiva di stili.

I progetti di Natanavedica rappresentano un elemento fondamentale per l’educazione artistica: collaborazione, rispetto, stima per le diversità e ricchezza di varietà presente nella nostra società multiculturale. Quest’incontro di culture diverse o “crossbreeding” culturale è un’occasione per ridefinirci e di allargare il nostro punto di vista. Maresa Moglia, coreografa e danzatrice, si sente a proprio agio sia nella danza contemporanea che in quella indiana e cerca di creare quel dialogo essenziale e sempre piu’ necessario tra le diverse forme d’espressione e culture artistiche tra Oriente e Occidente.