Arci e Anpi: venerdì 24 gennaio omaggio alla cultura rom e alla Giornata della Memoria contro ogni discriminazione

iniziativa 24 gennaioLa presentazione del libro “La meravigliosa vita di Jovica Jovic”, scritto da Marco Rovelli e Moni Ovadia, e un recital musicale in compagnia del protagonista del libro, musicista di origini rom conosciuto in tutta Europa, e di uno degli autori, Marco Rovelli. E’ questo il duplice appuntamento in programma a Siena venerdì 24 gennaio, promosso dall’Arci e dall’Anpi provinciale di Siena in occasione della Giornata della Memoria che lunedì 27 gennaio ricorderà le vittime del nazismo e dell’Olocausto e nell’ambito delle attività portate avanti dall’Osservatorio provinciale contro le discriminazioni.

 

L’iniziativa, che conta anche sul patrocinio del Comune e della Provincia di Siena, si aprirà alle ore 17.30 alla Biblioteca Comunale degli Intronati con la presentazione del libro “La meravigliosa vita di Jovica Jovic” alla presenza di uno degli autori, Marco Rovelli, del protagonista e di Pietro Clemente, docente di antropologia culturale all’Università di Firenze. Alle ore 21.30 l’appuntamento continuerà al Caffè La Piazzetta, in via Montanini, 52 con il suggestivo recital che vedrà protagonisti Jovica Jovic alla fisarmonica e Marco Rovelli come voce narrante. A chiudere la serata sarà la canzone, inedita, scritta dal padre di Jovica Jovic nel lager di Auschwitz, che offrirà al pubblico un momento di riflessione profonda sulla grande tragedia dell’Olocausto costata la vita a milioni di ebrei, omosessuali, rom, sinti, oppositori politici e portatori di handicap.

 

 

 

Jovica Jovic, protagonista del doppio appuntamento senese è un musicista di fama internazionale. Con la sua fisarmonica ha suonato in tutta Europa, animando teatri, balere, matrimoni, sagre e festival, e durante le sue performance come cantastorie ha conosciuto anche Moni Ovadia e Marco Rovelli. In questo libro molto speciale che i due artisti hanno voluto dedicare all’amico Jovic, le sue storie compongono un arazzo coloratissimo, fatto anche di discussioni con Moni Ovadia e con Marco Rovelli, di lettere e di fiabe, di riflessioni e di invenzioni. Sotto gli occhi del lettore prende così vita l’universo rom, andando oltre gli stereotipi e arricchendosi di personaggi, situazioni e avventure rocambolesche calate nella storia del Novecento, dalla deportazione del popolo rom ad Auschwitz fino alle guerre balcaniche. Ne emerge anche un quadro di tradizioni, usi e costumi che caratterizzano una cultura millenaria e la storia romanzesca di Jovica Jovic diventa sinonimo della normalità della vita di un rom, con i suoi tratti culturali fondamentali e quasi totalmente sconosciuti alla gran parte dei gagé, i non rom, come vengono chiamati nella lingua romanès.