Alberto Coveri, il nonno delle piazze in miniatura

Sembra nato con seghetto e scartatrice in mano. Una grande passione che nutre da sempre trasforma Alberto Coveri, ex vigile, dipendente del Comune di Firenze, residente oggi a Mercatale, in un abile artigiano del legno. Un falegname artista che crea, modella, riproduce con il compensato piccole grandi opere d’arte legate al territorio. Plasma la materia con la cura e l’attenzione di un maestro che si ispira agli spazi cittadini, alle piazze per coltivare il suo grande amore per l’artigianato artistico.

Piazza Vittorio Veneto e piazza del Popolo a Mercatale, piazza Matteotti a Greve e piazza Buondelmonti a Impruneta, luoghi di incontro vivi, animati con un delicato gusto retrò rinascono dalle mani di Alberto Coveri. E il Comune di Greve, nell’ambito del ricco cartellone di eventi natalizi, gli dedica una mostra oggi 10 alle 13 nella sala della Torre.

Le piazze in miniatura” saranno illustrate dallo stesso autore che descriverà le opere e le tecniche adottate. “Il binomio musica e artigianato – commenta Lorenzo Lotti, assessore alla Cultura – è il filo conduttore del nostro Natale: la mostra diventa l’occasione per valorizzare le radici della cultura grevigiana incentrata anche sui mestieri di una volta, dietro una professione artigianale c’è sempre una forma e una passione d’arte”. La mostra sarà visitabile domani e domenica 13 dicembre dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.

A 77 anni, Coveri non smette di lavorare il legno,e nella bottega di casa a Mercatale continua a interpretare le piazze del Chianti caratterizzate da un’intensa vitalità. “Mi piace lavorare il legno – commenta – e lo faccio da una vita, è la mia grande passione e la condivido con la famiglia”. “Mi diletto nella creazione delle piazze di paese da quattro anni, ma da molto tempo mi dedico alla realizzazione di casolari e coloniche, piccoli centri abitati del Chianti, in generale il paesaggio del territorio che amo e in cui vivo mi ispira”. In realtà Alberto Coveri è nato con una grande vena artistica. “Prima di lavorare il legno – conclude – mi dedicavo al disegno e alla pittura a olio, adoravo disegnare sin dall’età di dodici anni, mi affascinava la figura del cavaliere”.