A Torrita tutto pronto per il Palio dei somari

Stravizi di gola; sfizi di antipasti; tentazioni di fegatelli; fantasia di fritti; utopie di dolci. Non si risparmiano, le contrade di Torrita di Siena, per sedurre i buongustai che anche quest’anno, in occasione del 55° Palio dei Somari, sceglieranno le tradizionali taverne per trascorrere il fine settimana precedente a quello della carriera.

 

Insieme all’estrazione delle batterie eliminatorie della corsa sul tufo, al mercato ed agli spettacoli di ispirazione medievale e alle esibizioni di giovani sbandieratori e tamburini, le taverne saranno le principali attrattive del programma che apre la manifestazione. E alle inebrianti definizioni corrisponderanno altrettante squisitezze, tratte dalla tradizione gastronomica della Val di Chiana.

 

Le taverne, situate negli angoli più suggestivi della cittadella medievale, cominceranno a proporre le proprie delizie già dalle 17.30 di sabato 17 marzo; resteranno aperte fino a tarda sera e replicheranno il programma domenica, con gli stessi orari. Intorno ai tavoli si celebreranno dunque i primi riti del palio torritese ma l’intero week end sarà all’insegna della festa popolare.

 

Alle 15.00 di sabato aprirà il Mercato medievale della Nencia, intitolato alla leggendaria protagonista della resistenza dei torritesi contro i fiorentini (1544). Alle 15.30, presso la Biblioteca Comunale, sarà inaugurata la mostra fotografica restrospettiva dedicata alla figura dell’armato, inserita 25 anni fa nel corteo storico.

 

Alle 16.00, nella Piazza del Comune, avverrà l’estrazione dell’ordine di sfilata delle contrade ma soprattutto delle batterie eliminatorie che, domenica 25 marzo, designeranno le prime quattro finaliste della corsa.

Dunque un momento in cui l’appartenenza ai colori del proprio territorio si farà sentire con forza e che darà il via alla consueta ridda di pronostici e previsioni.

 

Alle 17.30, in contemporanea con l’apertura delle taverne, avranno inizio le esibizioni dei gruppi di saltimbanchi e artisti di strada che, muovendosi tra le vie e le piazze, riusciranno a creare le suggestioni di un remotissimo passato.

In particolare, alle 22.00, in Piazza Matteotti, il Gruppo Karancongioli proporrà lo spettacolo “Topo orbo ti diciamo noi dove è il formaggio” mentre dalle 22.45 sarà possibile ascoltare musica celtica eseguita dal gruppo Cisalpipers.

 

Per quanto riguarda l’organizzazione delle sei taverne, la disposizione degli spazi attrezzati consentirà al visitatore di compiere un vero e proprio itinerario all’interno del centro storico; la contrada di Porta Gavina, in Via Battisti, proporrà gli antipasti; Porta Nova, Porta a Sole e Le Fonti uniranno le proprie forze al Borgo di San Martino per servire un primo piatto succulento (e ricercatissimo) come i pici; in Via Cavour sarà possibile degustare i fegatelli di Porta a Pago mentre in Piazza Carducci, nell’incantevole slargo prospiciente la Chiesa di San Martino, arderà il braciere della contrada Stazione, destinato a cuocere le carni. Fritti e fagioli con le cotiche spanderanno i loro profumi da Via Peruzzi, nella zona di Porta a Sole, dove opereranno le massaie del Cavone mentre, infine, per i dolci, Refenero attirerà gli avventori verso Piazza Matteotti, dove non mancherà il Vinsanto.