A Norcia la solidarietà di Siena è anche per il presepe

Dalle terre di Siena i figuranti del presepe vivente che il 1 gennaio è stato allestito a San Pellegrino di Norcia

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Il 1 gennaio la comunità di San Pellegrino di Norcia, duramente colpita dal sisma del 30 ottobre, ha potuto rivivere la magia del suo tradizionale Presepe vivente grazie ad un gesto di solidarietà dell’associazione “CasolEventi” che, da anni, a Casole d’Elsa, organizza una delle più apprezzate rappresentazioni di Natività del panorama nazionale.

“A San Pellegrino di Norcia si organizza ogni anno il Presepe vivente con oltre 80 comparse di tutte le età che, indossando costumi d’epoca, fanno rivivere anche scene di vita e antichi mestieri – avevano detto Luciana Calamassi e Stefano Milordini in qualità di rappresentanti dell’associazione – La tradizione del Presepe vivente che si è consolidata nel tempo, quest’anno rischiava di essere interrotta visto che gli allestimenti e tutto il materiale costruito con fatica durante gli anni, sono rimasti sotto le macerie. La nostra associazione – che, insieme ad altre associazioni del territorio, ha già organizzato altre iniziative, tra cui una raccolta fondi, a favore della popolazione terremotata – ha contattato gli organizzatori del Presepe di San Pellegrino offrendo la collaborazione per far vivere anche quest’anno questa bellissima tradizione. In particolare, ci stava molto a cuore dare un segnale di luce e di gioia ai bambini ed evitare che a loro venisse detto ‘quest’anno il presepe non ci sarà perché c’è stato il terremoto’. Crediamo fortemente infatti, che anche da queste piccole cose e dalla continuità delle tradizioni passi la strada della rinascita”.
Esprimendo apprezzamento e ringraziando l’associazione “casolEventi” per il grande gesto di solidarietà, il vicepresidente della Regione Umbria con delega al Turismo, Fabio Paparelli, ha affermato che “questa ‘lodevole’ iniziativa rappresenta per l’Umbria un ulteriore segnale di rinascita dopo i tragici eventi del terremoto. L’Umbria vuole guardare avanti – ha detto – e l’impegno delle istituzioni e in particolare dell’Assessorato regionale al Turismo, è indirizzato anche verso il recupero di un’immagine turistica che nella nostra regione è fortemente legata alle tradizioni con molte iniziative per le festività natalizie. Far rivivere nelle strade di San Pellegrino di Norcia la tradizione del Presepe vivente rappresenta sicuramente un segnale di vita e di rilancio della promozione culturale e paesaggistica della nostra Umbria sulla quale le istituzioni regionali e locali intendono scommettere”.

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In questi giorni che precedono il Capodanno quindi, le strade di San Pellegrino saranno in festa: arriverà un pullman con i figuranti e un camion che trasporterà i costumi e le strutture utili per allestire un presepe che sarà arricchito dall’esperienza dell’Associazione “casolEventi”.
Casole d’Elsa conta circa 4 mila abitanti molti dei quali sono impegnati nel volontariato e nel sociale: il Presepe Vivente di Casole ha visto il suo esordio alla fine degli anni novanta e ha cadenza biennale. Ad ogni rappresentazione partecipano circa quattrocento figuranti. L’edizione 2009/2010 è stata insignita del titolo di “Miglior Presepe Vivente d’Italia”. Vista la cadenza biennale (questo era l’anno di pausa), è stato possibile la realizzazione di un’edizione straordinaria nel Comune di Norcia.

“Quando siamo arrivati qui – ha raccontato Luciana Calamassi – abbiamo avvertito un tuffo al cuore e abbiamo avuto la sensazione netta che stavamo facendo qualcosa di bello per questa gente”.