‘Divina Bellezza sotto il Duomo’, l’history telling che fa battere i cuori

‘Divina Bellezza sotto il Duomo’, l’evento che ha fatto battere i cuori di senesi e turisti per tutta l’estate, narrare la storia con l’history telling.

Il grande evento, il più atteso e raccontato dell’estate senese, quello che fa battere i cuori e spalancare gli occhi; quello che fa riflettere e divertire; che lascia nella mente del visitatore un messaggio e un’emozione da raccontare è…
Divina Bellezza.

Per una città devota e che non ha saputo vivere senza bellezza, senza arte e la ricerca di quella raffinatezza deputata a renderla unica, l’acropoli diviene il luogo ideale per un evento non esordiente ma che si arricchisce e arricchisce sempre. Un nuovo modo di narrare, che si potrebbe definire un history telling, utilizza come grande palcoscenico il fulcro spirituale della città, ma questa volta

sotto il Duomo.

Il Battistero è punto di partenza per un percorso sotterraneo scavato sotto il Duomo: le viscere del braccio sinistro del transetto, anticamente in uso per la conservazione delle granaglie, portano all’Oratorio di San Giovannino.

Tale salto nella storia fa insinuare fin nelle ossa l’atmosfera che circonderà a breve il visitatore avvolto nell’abbraccio rassicurante dell’Oratorio.

Un’atmosfera fatta dell’antica quotidianità di Siena, che ha portato la città a essere una luce nel Medioevo europeo. Il materiale, avrebbe detto qualcuno, di cui sono fatti i sogni prende forma attraverso percorsi di luce.

Un sogno che lega passato e presente nella perenne speranza di rinascita attraverso Sapienza che ispira Giustizia e produce Concordia.

La luce che inonda l’Oratorio è emessa dalle istallazioni di videomapping 3D e proietta il percorso non solo nel tempo ma anche nello spazio, unendo con la corda ideale il fulcro spirituale con quello politico della città. Palazzo Pubblico. Il Buono e il Cattivo Governo.

Tutti elementi che non potrebbero esistere, così come gli spazi fisici che ospitano i percorsi di luce, senza l’attività degli artigiani senesi che ieri come oggi contribuiscono a rendere unica la città.

Valeria Faccarello