L’arte medievale senese incontra il contemporaneo con “Fiur”, la mostra dell’artista Thomas Berra

Omaggiare Siena riportando nei suoi dipinti, l’idea concettuale dell’arte  duecentesca e trecentesca, prendendo soprattutto spunto dalle opere d’arte del noto artista concittadino Sassetta. Questo è l’obiettivo della mostra d’arte contemporanea “Fiur” presentata oggi nella Sala delle Lupe  che da domani fino all’8 dicembre, sarà visitabile nei Magazzini del Sale. L’esposizione, eseguita dal giovane pittore brianzolo Thomas Berra dal titolo “Fiur”, si compone di oltre venti dipinti.

“Da quando mi è stato proposto un progetto per un esposizione a Siena, ho avuto subito un po’ di timore, dovuto dalla storia artistica della città, invidiata a livello mondiale. Mi sono subito interessato all’arte locale, prendendo soprattutto ispirazione dall’artista Sassetta, in particolar modo, osservando il polittico di San Francesco che si trova a San Sepolcro”. Ci dice Thomas Berra, artista della mostra.

Un incontro tra l’arte contemporanea e la storia artistica senese, Thomas ha voluto immedesimarsi nella storia senese, provando a portare un po’ di se nella nostra città. Il titolo “Fiur”, non è affatto estemporaneo, infatti Fiur, in dialetto brianzolo, significa fiori, che sono proprio i protagonisti delle sue opere, in particolar modo le “vagabonde”, ovvero, le cosiddette erbacce da estirpare, ma che allo stesso tempo sono la prova concreta e simbolica della resistenza.

“Un’incursione del contemporaneo – dice Ivan Quaroni curatore dell’opera -, Thomas è un artista instancabile, che mette tutto se stesso nel dipinto, un flusso continuo che lo porta quasi all’esaurimento della propria creatività”. Proprio grazie a questo flusso che possiamo ammirare delle opere di grande straordinarietà.

I dipinti sono tutti formati da colori vivaci, un particolare risalto cromatico per quanto riguarda il rosa ed il verde. Osservandoli, abbiamo come un effetto magnetico, come se volessimo scoprire ogni dettaglio che si cela dietro i suoi dipinti. Alcune delle opere sono anche in bianco e nero, omaggio che il pittore ha voluto fare alla nostra città, riportando nei suoi disegni i colori della balzana.

“Una mostra intima – fa sapere Francesca Appolloni, assessore  – dipinti di grande delicatezza, è questo il tratto distintivo di Thomas, un tratto che si distingue dai segni forti, tipici della pittura contemporanea”.

Una mostra che non lascia parte all’indifferenza, che purtroppo, in questi tempi è all’ordine del giorno. L’artista, attraverso le sue opere, è come se riuscisse a farci uscire da questa bolla della monotonia cittadina, riaccendendo i colori dello spirito, e per una volta, farti vivere il momento.

Niccolò Bacarelli