In Campo: “Santa Maria della Scala, adesso cosa succede?”

“Esprimiamo preoccupazione per la fase di incertezza che riguarda il futuro del Santa Maria della Scala, straordinario complesso museale, nonché museo di se stesso che è nel cuore di ogni senese”. Così l’associazione “In Campo”, che preannuncia un’interrogazione in consiglio comunale sulle sorti del Santa Maria della Scala dopo l’uscita di scena del direttore Daniele Pitteri.

“Negli ultimi tre anni – si legge nella nota ufficiale – abbiamo assistito ad un rilancio tangibile, confermato dai dati sui visitatori, dal successo di pubblico e critica della mostra dedicata ad Ambrogio Lorenzetti, dalla introduzione della biglietteria unica con il Duomo e dalle novità strutturali che hanno restituito a nuova vita l’antico spedale, ora in gran parte a norma e pienamente fruibile. Gran parte del merito è da attribuire al direttore Pitteri, e al gruppo di lavoro da lui coordinato, sul cui operato il giudizio è da parte nostra positivo, e desideriamo ringraziarlo pubblicamente per l’impegno profuso e la professionalità con cui ha svolto il suo incarico”.

“Ricordando – scrive “In Campo” – che il Consiglio Comunale del luglio 2014 ha approvato un atto di indirizzo per il futuro del Santa Maria della Scala, chiediamo al Sindaco e Assessore alla cultura De Mossi di indicare quali siano gli assi strategici su cui intende puntare per lo sviluppo dello stesso, il cui futuro passa anche dalla scelta del suo prossimo direttore. Per questo chiediamo anche che tale scelta venga fatta secondo criteri trasparenti e di meritocrazia. Su questo registriamo anche un ritardo nella procedura, che poteva essere gestita con tempi e modi più opportuni, sia nel caso di una conferma di Pitteri, che in quello, ora concretizzatosi, di una sua sostituzione”.

“Siamo convinti – conclude “In Campo” – che data la centralità del Santa Maria della Scala per la crescita economica e culturale della nostra comunità, il Sindaco sia tenuto a rendere conto urgentemente al Consiglio Comunale e alla città tutta dello stato dell’arte e della strategia per il futuro del SMS.Il SMS è un patrimonio dei senesi e la città, attraverso le sue istituzioni rappresentative, ha il diritto e dovere di essere coinvolta nelle scelte che lo riguardano.