San Gimignano racconta le sue origini etrusche e romane in una mostra: al via “Hintial”

Sarà esposta per la prima volta al pubblico la straordinaria statua in bronzo denominata “l’Offerente”ma saranno in esposizione anche monete, balsamari ed altri reperti d’epoca etrusca e romana. Domani, sabato 30 novembre verrà inaugurata ai Musei Civici di San Gimignano, la mostra Hinthial – L’Ombra di San Gimignano che rimarrà fruibile ai visitatori fino al 31 maggio 2020.

L’esposizione traccia il racconto della scoperta avvenuta nel 2010 a Torraccia di Chiusi durante i lavori di ristrutturazione di un edificio privato, in cui è venuta alla luce una statua di bronzo in ottime condizioni raffigurante una figura maschile risalente circa alla prima metà del III secolo a.C. che richiama, visivamente, la celebre “Ombra della sera di Volterra.

Interrotti i lavori, a partire dal 2011, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo ha dato l’avvio a una serie di indagini, seguite da una campagna di scavi che hanno fatto emergere una straordinaria area sacra etrusca all’aperto, in uso per almeno cinquecento anni.

L’opera, alta più di 64 cm, era sepolta vicino ad un monolite in pietra squadrato che doveva fungere da altare dove si compivano riti con offerte religiose alla divinità del luogo. L’area sacra inoltre sorgeva in prossimità del torrente Fosci e potrebbe quindi essere ricondotta al culto per una divinità legata all’acqua e alla terra.

“Si tratta di una scoperta straordinaria che ci inorgoglisce e arricchisce il nostro patrimonio culturale di un’opera dall’inestimabile valore artistico e storico – spiega il sindaco di San Gimignano Andrea Marrucci – grazie a questo ritrovamento possiamo conoscere di più il nostro passato e le nostre origini quando la nostra terra era già luogo di scambi e incontri fra popoli e culture, proprio lungo il tracciato di quella che sarà poi chiamata Via Francigena”.

L’assessore alla cultura Carolina Taddei sottolinea l’importanza del ritrovamento per San Gimignano che, come afferma: “non sarà più soltanto la città medievale dalle belle torri, ma anche la terra di questo bronzetto etrusco che nella sua verticalità rimanda al profilo delle nostre case turrite”.

L’Ombra di San Gimignano è posta come protagonista del percorso espositivo, il cui titolo richiama il termine etrusco, Hinthial, traducibile allo stesso tempo come “anima” e “sacro” ed è concepito come un’immersione nel paesaggio sacro di San Gimignano in età etrusca e romana, nelle tradizioni del rito dell’offerta e della preghiera.

L’esposizione, curata da Enrico Maria Giuffrè e Jacopo Tabolli, è promossa dal Comune di San Gimignano, dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo con la collaborazione organizzativa di Civita Group ed ha ricevuto il patrocinio della Regione Toscana.

Clelia Venturi