Arte, oltre: ecco come i detenuti di Ranza realizzano una mostra nella Contrada della Civetta

“ ARTE OLTRE “

“ […] Cara anima mia, voglio scriverti dei secondi, dei minuti, delle ore e poi ancora i giorni, i mesi e gli anni che passo all’ interno di questa cella dove il tempo – lo giuro – non passa mai. Entrambi prigionieri che si inseguono da sempre. Voglio scriverti della vecchiaia che mi ha fregato e del tempo che è scivolato via. Voglio scriverti per ricordare; voglio farlo per allegria e per dolore. Voglio scriverti di un sognatore senza meta.”
Queste le parole dell’ideatore del progetto Arte Oltre che nasce fra le mura della Casa di reclusione Ranza di San Gimignano con il desiderio di poter far comprendere anche a “coloro che sono fuori” (testuali parole) il ruolo dell’arte all’interno del contesto carcerario. Arte intesa in tutte le sue molteplici sfaccettature perché sì, tutto è arte. Siamo permeati dall’arte. Dono che specialmente in carcere è rispettatissimo sotto qualsiasi forma si presenti. Arte vissuta come un dono da poter fare agli altri, come un tentativo di concedersi una seconda possibilità. Un modo per uscire ma in un certo senso, anche rimanere. Il progetto ha preso vita in Gennaio grazie alla Dottoressa Giulia Lotti psicologa presso la Casa Circondariale con l’appoggio della Direzione e di tutta l’area educativa, nella sezione della media sicurezza. Lungo una serie di lezioni pratiche e teoriche l’arte è stata scandagliata approfonditamente, ho avuto, dico io, la fortuna di partecipare al progetto come volontaria tenendo alcune lezioni. Basilare l’aiuto della Dottoressa Marcucci, arteterapeuta. Una prima mostra ha preso vita all’interno del Carcere con il desiderio di provare a portarla “Oltre”. E ce l’abbiamo fatta. Il 14 Settembre è stata inaugurata la mostra “Arte Oltre” presso il Museo della Contrada Priora della Civetta che per l’occasione aveva vestito il suo abito migliore. Tantissimi i presenti, nessuno escluso. Il Priore della Civetta Paolo Betti ha aperto la mostra con un bellissimo intervento dove dopo aver spiegato la sua scelta di aprire le porte del Museo per un’esperienza come questa, si è auspicato che anche le altre Consorelle potessero a loro volta pensare di ospitare la mostra mandando verso l’esterno un grande messaggio di umanità. I quadri, tantissimi, nascono dalle mani dei detenuti sia dell’alta che della media sicurezza della Casa Circondariale e sono stati allestiti lungo tutto il percorso museale della Civetta. Straordinaria l’affluenza alla mostra, che resterà a disposizione di tutti nella Civetta fino al 14 di Ottobre e che ha visto anche il prezioso aiuto della Misericordia di Siena. “Arte Oltre”, grande esempio di quanto, unendo più realtà diverse, si possano comunque raggiungere dei grandi risultati, come questo.
Giada Da Frassini