Art Bonus a Siena

Da ottobre dello scorso anno è in vigore la legge detta Franceschini dal ministro proponente. Essa ha introdotto novità significative come l’ Art Bonus , per la deducibilità del 65% delle donazioni devolute per il
restauro di beni culturali pubblici, le biblioteche e gli archivi, gli investimenti dei teatri pubblici e delle fondazioni lirico sinfoniche (a parte prevede anche agevolazioni fiscali per la competitività del settore
turistico con la sua digitalizzazione e la ristrutturazione e riqualificazione degli alberghi: a Siena non sarebbe bene occuparsene?)

A Siena si entra in ritardo nell’applicazione grazie al dono di un apposito sito da parte della Fondazione Mps, che mette in regola il Comune, tenuto a dare pubblicità ad ogni contributo ricevuto. Qualcuno sarà perplesso per la
(apparentemente consolidata) assenza di competenze per questo tipo di programmi in Comune. Per il più complesso progetto del SMS si capisce meglio, anche se i tanti anni di dibattiti effettuati avrebbero già dovuto creare le soluzioni senza dover ricorrere al Principe illuminato che risulterà vincitore della selezione in corso. Del resto, addirittura per Enjoy Siena m’è parso di capire che si è dovuto ricorrere addirittura a (lauti) compensi ad esterni! Transit, se serve veramente.
Ora è importante comunque che la possibilità trovi generose adesioni, che penso siano plausibili solo se avranno un riconoscimento pubblico esplicito. Solo modalità chiare potranno essere funzionali. Le imprese che riceveranno un rientro di immagine dovrebbero essere disponibili, ma anche i privati che sentono meno la crisi… E perché non
anche i residenti interessati direttamente a certe migliorie specifiche qua e là in città?
Il parco di Follonica, ad esempio, peraltro con il suo accesso extra moenia non è una bellissima possibilità? Si arriverebbe rapidamente in centro da parte di tanti utenti della città, e contradaioli in primo luogo.
E la risistemazione della pavimentazione di strade fondamentali del centro che tante polemiche ha già suscitato? Il Comune sembra non farcela, per cui ci si può chiedere se i commercianti non saranno invogliati a intervenire – crisi permettendo.

Qualche perplessità in più di un cittadino susciterà l’illuminazione del Campo, per la quale l’intervento è stato molto recente, ma anche qui ci sono vari esercizi commerciali certamente interessati. Piuttosto andrebbe discusso il paramento di travertino del Palazzo. Come si può chiedere di sistemarlo mentre l’ammattonato del Campo soffre dei continui afflussi di camion per montare questo o quel palco ecc.? Quando si chiederà l’aiuto dei cittadini per rimediare ai danni provocati dallo stesso Comune con le sue continue iniziative (molte da ubicare utilmente altrove), non ci sarà una valanga di critiche?
Mi pare comunque – ma ho compulsato che alcune schede – che la selezione sia stata nel complesso indovinata- L’interessato prima di versare potrà certamente farsi spiegare il tipo di intervento in modo più dettagliato di
quanto fatto nel sito.

Piuttosto, si spera che presto si possano aggiungere altre schede, che suscitino l’interesse… degli interessati’. La legge per ora è finanziata solo per il 2016 ancora. Tempo fa sentivo lagnanze per porta Camollia, ad esempio, mentre io ne ho avanzato reiterate per i piccoli interventi, non costosi eppur sempre latitanti, al muraglione di Sant’Agata e al deplorevole chiesino di San Salvatore, ora addirittura pubblicizzato da un libro (senza costi per il proprietario…). Il promesso prossimo focus sulla valle di porta Giustizia nel quadro del Parco delle mura può portare probabilmente a un progettino di larghe vedute. Ma chissà quante altre richieste potrebbero aggiungersi…(come il monumento a Garibaldi e il cimitero con le sue tombe storiche trascurate).
Insomma luci ed ombre dell’intervento, ma le possibilità concrete ci sono.
Cerchiamo di non tagliar loro le gambe prima del decollo. Chiediamo miglioramenti e chiarimenti, ma intanto auguriamoci che il progetto prenda l’avvio. E’ chiaro che non sarà normalmente il singolo privato a risolvere
questi problemi (lui paga già le tasse per la luce ecc.): di conti Guido Chigi non mi pare ne circolino molti in città…

Ma imprese italiane e straniere possono desiderare di fare una comparsa meritoria a Siena. Perché no?

p.s. a proposito, correggere una brutta svista al Palazzo pubblico: non è
stato realizzato, naturalmente, a fine Trecento come viene detto.

Mario Ascheri