Siena tra storia e leggende: due incontri alla Biblioteca degli Intronati

 

Appuntamenti a ingresso libero martedì 14 e mercoledì 15, rispettivamente con Gioachino Chiarini e Alberto Fatucchi, autori dei libri sul quadrato magico Sator e sul culto di Sant’Ansano.

Per il programma di incontri pubblici di presentazione di libri, promossi nella Sala storica della Biblioteca degli Intronati (via della Sapienza, 5), i prossimi due appuntamenti in agenda per martedì 14 e mercoledì 15, con inizio alle 17.30, entrambi legati alla storia e alle tradizioni senesi.

Il primo nel segno dell’approfondimento analitico-scientifico su un enigma proveniente dall’astronomia antica e che rimanda al Duomo. Partendo dalla lapide con il quadrato magico Sator affissa sulla fiancata nord della cattedrale, nel volume “Il Sator e il Duomo di Siena” (Nuova Immagine Editrice, 2017) Giaochino Chiarini illustra il significato dell’indovinello, le sue origini, la sua fortunata diffusione e la sua complessità simbolica legata ai culti solari. Ideato sotto Nerone nell’ambito delle iniziazioni mitraiche dell’esercito imperiale nella forma Rotas/Opera/Tenet/Arepo/Sator, il Quadrato continuò a prosperare anche nel nuovo universo cristianizzato in forma rovesciata, con Rotas all’ultimo posto e Sator al primo, in onore a Cristo come “Nuovo Sole” e “[Buon] Seminatore”. Nell’ultima parte dello studio, riconducendo il Quadrato al Duomo di Siena, vengono posti in risalto alcuni dei possibili significati simbolici che legano la magia dell’antico indovinello latino alla cattedrale senese e alla sua singolare ricchezza artistica e religiosa.

All’incontro, coordinato dal presidente della Biblioteca degli Intronati, Roberto Barzanti, sarà presente anche l’autore.

Il secondo, invece, è un’opera sulla storia e il culto di Sant’Ansano, la cui autenticità è dimostrata da Alberto Fatucchi nel volume “Sant’Ansano a Dofana – Il Patrono di Siena e le Pievi contese tra Arezzo e Siena” (Extempora edizioni, 2016) congiungendo tre percorsi argomentativi che prendono in considerazione la natura vulcanica del suolo nell’area del martyrium, l’etimologia del nome nella forma originaria Amsanus e la località di Dofana, dove presumibilmente si sono tenuti il processo e l’esecuzione del santo.

Sullo sfondo, il dissidio tra i Longobardi di Arezzo e Siena, i quali si confrontarono a lungo per il controllo della zona di confine in cui ricadeva Dofana, con ripercussioni anche in termini di devozione tra lo stesso Sant’Ansano e San Donato, martire protettore dei guerrieri longobardi. All’incontro sarà presente l’autore.

Ingresso libero per entrambi gli appuntamenti.