Aspettando la neve

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Tutto è pronto per la stagione sciistica in Toscana! Manca soltanto… la neve.

E non è una sorpresa. Ormai sono cinque anni che l’autunno registra nella nostra regione delle temperature decisamente tiepide e quindi la possibilità di avere la neve per sciare è sempre più ridotta. Anche quando, come è stato alcune settimane fa, arriva una nevicata che permette di aprire le piste, poi il rialzo delle temperature sciupa il piacere di chi vuole invece divertirsi lungo le piste.

Neve spesso anche “dispettosa”, visto che sovente arriva nei giorni fra Natale e Capodanno, vanificando quindi le attese di sciatori ed operatori turistici che magari speravano in un 25 dicembre da tutto esaurito. Vedremo quello che accadrà quest’anno, visto che al momento non è possibile avere previsioni credibili.

Restano comunque due fatti: la stagione della montagna di inverno si è ridotta al periodo gennaio-marzo, e comunque tutto è pronto. Anche la Regione Toscana ha presentato pochi giorni fa il proprio piano di promozione e sul sito Turismo In Toscana la home page è già impostata sul tema neve, con una pagina interna molto ricca di informazioni, a partire appunto dal bollettino neve, che informa in tempo reale su quanti sono i centimetri di neve e quali sono gli impianti aperti.

In attesa della neve, si può però però già cominciare ad andare ad Abetone e Doganaccia di Cutigliano sull’Appennino pistoiese (dove peraltro qualche impianto è in funzione), sull’Amiata oppure a Casone di Profecchia, Passo Radici e Careggine in provincia di Lucca e infine Zum Zeri in Lunigiana. Tutti luoghi interessanti in ogni giorno dell’anno e che per le vacanze di Natale offrono comunque manifestazioni ed appuntamenti piacevoli ed interessanti, positivo retaggio di quando invece la neve cominciava a cadere già a novembre.

Perché questo è il punto: se il clima è diventato più caldo e quindi ha accorciato la stagione dello sci, non per questo le montagne perdono fascino. Anzi, semmai possono diventare mèta per un pubblico più vasto, che ne apprezzi la tranquillità e la natura, le tradizioni, la cucina e soprattutto i ritmi di vista, così diversi da quelli dalla città.

Roberto Guiggiani