Sinalunga, gli alimenti non sono tracciabili: scatta il sequestro dei Carabinieri

Ieri a Sinalunga, i carabinieri della stazione di Bettolle, insieme a quelli del Nucleo Operativo Ecologico di Grosseto e della stazione Carabinieri Forestali di Montepulciano, nel corso di un servizio congiunto e a conclusione di un’ispezione eseguita in un’azienda agricola con sede operativa nel comune di Sinalunga, a Bettolle, hanno contestato al titolare 47enne della stessa le seguenti violazioni:
– la vendita di prodotti alimentari privi di tracciabilità, in violazione del regolamento europeo numero 178 del 2002  punibile con la sanzione amministrativa pecuniaria di 1500 euro
– La mancata comunicazione all’autorità dell’aggiornamento della registrazione della ditta in violazione al regolamento europeo numero 852 del 2004, punibile con la sanzione amministrativa di 1000 euro in relazione al decreto legislativo 190 del 2006. Gli operatori del settore alimentare infatti devono fare in modo che l’autorità competente disponga costantemente di informazioni aggiornate sui loro stabilimenti, attraverso la notifica di ogni cambiamento significativo di attività, nonché di ogni chiusura di stabilimenti esistenti.
– La mancata esposizione dei prezzi dei prodotti esposti in vendita violando la legge regionale Toscana numero 28 del 7 febbraio 2005, punibile con la sanzione amministrativa di 500 euro .
Tale ultima infrazione può essere facilmente riscontrata e segnalata dal comune cittadino laddove rinvenga esibiti in vendita prodotti che non espongano un prezzo.
Nel medesimo contesto sono stati sequestrati 14 chili di derrate alimentari, prive di tracciabilità,  per un valore commerciale di 200 euro circa.
I controlli di questo genere, tipici del Nas ma per molti versi riconducibili anche alle competenze dei Carabinieri Forestali, avranno una particolare accentuazione nel periodo prenatalizio su tutto il territorio della Provincia.