Vigilia bollente per i servizi educativi del Comune di Siena: Cgil e Sena Civitas chiedono tavolo di confronto

“Oltre a rilevare positivamente come nell’ambito della stessa coalizione di maggioranza non ci sia uniformità di vedute sulle scelte fatte in merito ai Servizi Educativi del Comune di Siena e sul tema della statalizzazione, appalto e/o esternalizzazione, leggiamo sulla stampa di oggi ulteriori e confuse dichiarazioni dell’Assessora Biondi Santi”. L’intervento porta la firma di FP Cgil Siena e fa riferimento alle risposte dell’assessore Biondi Santi all’intervento di Sena Civitas (che riportiamo sotto). Il tutto accada alla vigilia della riapertura delle scuole e degli asili comunali.

“Le sue affermazioni in risposta a Sena Civitas – prosegue la Cgil – creano forte preoccupazione soprattutto quando sostiene: “Non esternalizziamo i servizi, ma li appaltiamo, che è una cosa diversa. Siamo noi che dettiamo le linee guida attraverso il bando di gara, stabilendo precisi parametri”.

Dobbiamo quindi nuovamente ricordare all’Assessora che la richiesta avanzata in questi mesi, non solo dalle Rappresentanze Sindacali e dalle lavoratrici, ma anche dal Comitato cittadino dei genitori “SI…amo le scuole comunali”, è il mantenimento della gestione diretta di questi servizi da parte del Comune.

Purtroppo, ad oggi, siamo riusciti a salvare tutti i nidi con la nostra forte protesta messa in campo, ma abbiamo perduto i servizi ausiliari dati, ahinoi, in appalto, a fronte di una capacità assunzionale risicata che però dal prossimo gennaio tornerà ad essere completa e quindi da poter utilizzare pienamente. Chiaramente con scelte diverse.

Chiediamo quindi di nuovo con forza all’Amministrazione un tavolo permanente dove potersi confrontare già all’inizio di questo anno scolastico, affinché si possa aprire un confronto sulle politiche che il Comune intenderà mettere in campo per quanto concerne i Servizi Educativi e tutti gli altri Servizi comunali”.



Il Circolo Sena Civitas era intervenuto poche ore prima, specificando con precisione quale componente della maggioranza che sorregge la giunta del Comune di Siena, e aveva chiesto chiarezza sul futuro delle scuole d’infanzia e degli asili nido invita le altre componenti della maggioranza “a fissare e discutere un ordine del giorno consiliare per esprimere una posizione politica condivisa sul tema dei Servizi Educativi a Siena. La delicatezza della questione è tale che, in difetto di un’azione trasparente, l’opinione pubblica potrebbe pensare di trovarsi di fronte ad un’opera di riforma ‘strisciante’ non sufficientemente comprensibile”.

A dimostrazione di quanto detto rileviamo – prosegue l’intervento – come si sia di recente attivato un comitato spontaneo di presidio civico che in qualche settimana ha accresciuto i propri componenti fino a un migliaio di cittadini sensibilizzati. Fra l’altro, i  “nidi” senesi sono stato censiti e valutati  con riconoscimento di elevati standard qualitativi in base al protocollo europeo siglato a Lisbona. 

Il Circolo Sena Civitas , nel mese di giugno, aveva già chiesto l’apertura di un tavolo di confronto fra amministrazione e parti sociali , senza che l’iniziativa venisse raccolta, anche per conoscere gli effettivi benefici economici per il rendiconto comunale che risulterebbero dal prospettato ridimensionamento dell’impegno civico verso i servizi educativi.  

Il Circolo Sena Civitas non condivide poi che a qualche settimana dalla riapertura dei plessi scolastici, ci sia ancora somma incertezza su come essi verranno gestiti, pur nell’assicurazione prestata alle parti sociali interessate che “nulla cambierà e i bambini ritroveranno scuole e maestre al loro posto”.  Per quanto a conoscenza di Sena Civitas, risulterebbe una richiesta al MIUR da parte del Comune di Siena tesa al passaggio allo Stato delle sei scuole materne gestite dal Comune.

Se ciò corrispondesse al vero, come abbiamo motivo di ritenere, in caso di risposta positiva la “riforma” sarà ipso facto realizzata senza alcun confronto pubblico-sociale in quanto tutto già approvato dal MIUR? 

Infine, il fatto che verso le medesime scuole sia in atto lo spostamento del personale di ruolo addetto ai servizi ausiliari e di cucina presente attualmente nei sei asili nido, gestiti dal Comune di Siena, cosa significa in realtà?

Che l’ipotesi di statalizzazione  porti a una riduzione della pianta organica e a un risparmio dell’Ente è tutto da dimostrare in quanto non ci risultano precedenti in cui il MIUR si sia fatto carico del personale esistente con contratto collettivo diverso.  

Così come fatto a giugno per il bando per le educatrici di asilo nido, prendiamo atto dei nuovi bandi per il personale di servizio ausiliare e di cucina, ma anche dell’evidenza che esso potrà portare in servizio personale in prima battuta estraneo a una tradizione di insegnamento e sussidio pedagogico che fin dalla nostra prima presa di posizione abbiamo ritenuto meritevole di tutela sociale e politica.

Resta infine il timore sociale, a noi espresso ma per il quale ci difettano le informazioni necessarie, riguardo il fatto che una copertura insufficiente dei posti possa determinare a breve l’appalto a cooperative di servizi di uno o più asili nido gestiti dal Comune di Siena.