Un pieno “costoso” per il benzinaio

Due ragazze di etnia rom hanno provato a derubare un benzinaio, ingannandolo con la richiesta di preparare loro un po’ di miscela

Che i benzinai trattengano i soldi in tasca mentre lavorano è cosa nota. Non possono certo andare a versarli in cassa ad ogni pagamento. Quando poi ci sia da rendere il resto, spesso esibiscono all’occasionale cliente dei mazzetti di banconote dai quali estraggono il dovuto. Una procedura del genere, peraltro abbastanza ineludibile, potrebbe ingolosire i malintenzionati, come dimostra la denuncia di una minorenne rom di 17 anni che l’altro ieri aveva cercato di derubare un benzinaio senese, il cui distributore è posto in Massetana Romana.

Nel ricostruire la particolare vicenda, i carabinieri della stazione di Siena-Viale Bracci hanno individuato alcuni aspetti davvero singolari che dimostrano l’impudenza con la quale hanno agito due ragazze di etnia rom nel tentare di ingannare la vittima designata che, dopo aver dimostrato un’iniziale ingenuità, ha poi tempestivamente recuperato la propria prontezza di riflessi e anche il maltolto.

Avendo evidentemente osservato la persona da sottoporre ad azione delittuosa, le due donne avevano concluso, forse sulla base di loro schemi consolidati, che era necessario farla inclinare in qualche modo su se stessa, in maniera da cagionare l’apertura delle tasche della tuta aziendale indossata. Avrebbero potuto gettare qualcosa per terra affinché questi la raccogliesse, ma un metodo del genere non avrebbe funzionato. Si presentavano dunque con simulata timidezza dal candidato alla sottrazione, richiedendogli di riempir loro una bottiglia di miscela per uno scooter. Le due clienti però, una maggiorenne e una minorenne, non fornivano nessuna bottiglia al venditore, che le indirizzava al bar di quell’esercizio pubblico, affinché ne recuperassero una vuota.

Presentatesi le ragazze con la bottiglia, il benzinaio cominciava ad operare accosciato sul contenitore per soddisfare la loro richiesta, mescolando benzina e olio pazientemente. Mentre una delle due donne discuteva con lui per distrarne l’attenzione, la seconda estraeva il denaro, tenuto insieme da un fermacarte, dalla tasca destra della tuta.

Inizialmente il benzinaio non si accorgeva di niente, ma pochi secondi dopo la consegna della bottiglia si rendeva conto dell’accaduto e, non potendo catturare entrambe le straniere che scappavano in direzione opposta, andava a bloccare proprio quella che gli era passata di dietro e che aveva ancora con se circa 200 euro appena sottratti. Recuperato il danaro, l’uomo non si accontentava e, tenendo sotto il proprio controllo la ragazza catturata, chiamava i carabinieri che sopraggiungevano rapidi a constatare l’accaduto, raccoglievano la denuncia querela del benzinaio e procedevano alla segnalazione della minore alla Procura della Repubblica di Siena per il furto posto in essere.

Il particolare regime normativo di tutela dei minori non consentiva l’arresto. I militari dovevano inoltre trovare una sistemazione alla ragazza che, per quanto già ampiamente conosciuta alle forze dell’ordine per imprese similari e assolutamente smaliziata, non poteva essere lasciata per strada dopo la denuncia, non avendo raggiunto la maggiore età. I carabinieri si attivavano alla ricerca di un centro di accoglienza per minori dove collocare la fanciulla, in attesa che qualcuno ne rivendicasse la patria potestà. Da quella struttura socio assistenziale la ragazza sarebbe scappata dopo poche ore dall’arrivo, non potendo essere trattenuta in maniera coercitiva, come peraltro ampiamente previsto. I militari dell’Arma stanno ora cercando di ricostruire l’identità della seconda autrice del furto che la vittima è certamente in grado di riconoscere.