Suppletive, a Montepulciano l’incontro con Rizzo, Letta e Marrochesi Marzi è senza scintille

Il primo incontro tra i candidati alle prossime elezioni suppletive è a Montepulciano.

Enrico Letta, Marco Rizzo e Tommaso Marrocchesi Marzi hanno infatti concluso, con i loro interventi, “Luci sul lavoro”, un meeting dove i relatori si sono concentrati su tre temi: Europa, lavoro e territorio.

Le regole di ingaggio tra i tre sono state di esposizione dei contenuti e non di confronto tra politici, non ci sono state quindi particolari scintille

Fuori dalla Rocca della Fortezza Medicea, luogo che ospita l’evento, i tre candidati si sono prima fermati a parlare con la stampa. Rizzo ha attaccato la Ue su Alitalia: “si è comportata da matrigna: un miliardo di euro di fondi stanziati viene contestato dalla Ue, ma così non è stato per Lufthansa ed Air France”. Letta e Marrocchesi Marzi si concentrano invece sui fondi in arrivò da Bruxelles. “Il Next generation Eu deve essere prorogato. Queste risorse sono fondamentali, anche per la nostra Toscana, in particolare per la sostenibilità, per la nostra cultura e per le pmi”, dice il segretario Pd. “I fondi del Pnrr dovrebbero essere spesi, nel nostro territorio, per la green economy”, così risponde Il candidato del centrodestra. “Come usarli? Per esempio, per l’elettrificazione o la sperimentazione di idrogeno sul treno Empoli- Siena -Chiusi. Parlando di Ue e territorio inoltre – aggiunge Marrocchesi Marzi- penso che i bandi agricoli europei debbano essere trasformati in strumenti di crescita per le imprese, mentre ora sono scritti per non essere attuati”.

Tra i vari interventi c’è il messaggio di Antonio Capone, direttore della Confindustria Toscana Sud. “Mi piacerebbe che si parlasse di Europa delle imprese. Ci sono problemi nelle dinamiche di lavoro, ma avvengono anche cose meravigliose – afferma-. Dobbiamo guardare anche gli esempi positivi. L’Italia e la Toscana meridionale stanno crescendo, ancor prima che arrivino i contributi del Pnrr”. Capone si rivolge poi ai tre candidati: “Questa zona della Toscana non ha niente da invidiare al contesto comunitario. Siena è importantissima per le scienze della vita, qui ci lavorano 5mila persone. Bisogna sostenere quest’attività.

Il primo dei tre a prendere parola nella conferenza è Enrico Letta. “Dobbiamo capire come rendere strutturale il next generation Eu e non esclusivamente legato alla pandemia-ribadisce-. Bisogna intervenire profondamente sulle infrastrutture della Toscana meridionale con una programmazione minuziosa. Ecco perché abbiamo bisogno della continuità del piano”. Per Letta i fondi devono essere spesi anche per “valorizzare la tipicità dei territori, che è anche una caratteristica europea. Questo strumento è fondamentale”.

Dopo di lui tocca a Marco Rizzo, che sulle politiche comunitarie si è mostrato decisamente scettico. “La Ue ha spinto sull’effetto monetario, economico e monetario – afferma- . Spesso si è sentito dire di troppi errori, di un Europa che doveva essere è che non è stata”. Sul Pnrr: “Il pessimo Governo Conte ha speso 165 miliardi di euro in più, l’anno scorso, ma abbiamo avuto 100mila morti e disoccupazione. Ci arriveranno 40 miliardi l’anno, ma se i risultati ottenuti con 165 miliardi sono stati questi cosa otterremo?Conta l’economia e la finanza, non la politica”, continua Rizzo.

Conclude Marrocchesi Marzi. “Serve una visione strategica per la provincia: dobbiamo superare i limiti con un piano su strutture, digitalizzazione, crescita occupazionale in un percorso che sia collegato al Pnrr. I fondi comunitari devono permettere un’accessibilità più ampia”, ed ancora “si deve pensare a un approccio sul lavoro pensando alle nuove tecnologie. Bisogna generare opportunità e crescita”

MC