Siena d’estate – A ogni contrada il suo cocktail, il Leocorno e Il Signore del Varnelli

Per il nostro appuntamento settimanale con la nostra rubrica estiva, stavolta siamo andati nel Leocorno. Tra i tavoli montati per le serate del Leco in Valle, due giovani contradaioli, Guido e Matteo, ci accolgono e ci presentano la loro bevanda: Il Signore del Varnelli. Un nome che ricorda il capolavoro di Tolkien, per una bevanda che non è il classico long drink come quelli visti delle scorse settimane, ma un chupito, un bicchierino che contiene un mix di Varnelli all’anice secco e un amaro allo zenzero. ” Questa è la novità di quest’anno – ci racconta Guido Bacci-. L’anno scorso avevamo uno shot (sinonimo di chupito ndr.) differente. La base però rimane sempre il Varnelli da cui nascono tutti i nostri drink – Abbiamo deciso di proporlo nei nostri stand, cercando un nome particolare: ‘Il signore del Varnelli'”.

Il rapporto tra i ragazzi del Leocorno e il liquore marchigiano ha una storia lunga che dura da oltre 10 anni. La bevanda, come tante altre, è arrivata grazie alla curiosità di alcuni contradaioli. “Lo portammo da Muccia, paesino vicino Macerata. Una bevanda all’anice che è diventata più consumata di quelle regolari – fa sapere Matteo Cannoni -. La ditta produce altri tipi di alcolici che hanno riempito le nostre dispense e che noi consumiamo in alcune occasioni dell’anno: amaro al caffè, alle erbe e al cioccolato. “Tutte cose ricercate”. Bere il Varnelli è diventato proprio una tradizione nel Leco, che molti contradaioli di altre consorelle hanno potuto conoscere. ” Chi viene sa che qui si può gustare questo alcolico -continua Matteo -. Non solo, per Wine and Siena, la signora Varnelli ci ha anche regalato una bottiglia firmata, che tutt’ora conservo gelosamente. Si è costruito un bellissimo rapporto”.

La moda del Varnelli, fanno sapere i ragazzi della contrada di Pantaneto, non si è fermata in Piazza Virgilio Grassi, ma sta piano piano entrando anche negli altri rioni. “Siamo stati sempre famosi per avere trovato alcune ‘primizie’ nel corso degli anni – conclude Matteo-. L’amaro allo zenzero è un altro esempio. Sono amari ricercati che si trovano difficilmente nel commercio e alla fine piacciono molto”.

Marco Crimi