San Gimignano, monitoraggio costante dei vigili del fuoco. E arriva il centro operativo nazionale

A seguito del crollo di una porzione di cinta muraria nel Comune di San Gimignano, avvenuto la sera dello scorso 3 aprile su Via Bonda, il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Siena ha richiesto il supporto del Centro Operativo Nazionale per monitorare l’area interessata dal dissesto mediante l’utilizzo di strumentazione ad alta precisione con tecnologia radar interferometrica.
Tale strumentazione, attualmente impiegata dal Dipartimento dei Vigili del Fuoco in forma sperimentale, è in grado di fornire mappe di spostamento dell’oggetto monitorato con una precisione del decimo di millimetro e con informazioni aggiornate ogni 30 secondi.
L’attività di monitoraggio, iniziata la mattina del 5 aprile, viene condotta da personale specificamente formato del Centro Operativo Nazionale che, coadiuvato dai funzionari tecnici del Comando VVF di Siena, controlla eventuali spostamenti della struttura muraria e/o del pendio ancora in atto.

Ricordiamo che si tratta di una voragine lunga una ventina di metri e profonda sei: così ieri pomeriggio un tratto delle mura di San Gimignano hanno collassato. I vigili del fuoco del Comando di Siena, distaccamento di Poggibonsi, sono intervenuti immediatamente per il crollo parziale delle cinta muraria.
Anche se il camminamento era stato precedentemente interdetto al pubblico, per precauzione è stato fatto intervenire anche il nucleo cinofili dei Vigili del Fuoco. Sul posto il sindaco Giacomo Bassi, che ha seguito passo per passo le operazioni e si è detto “sconvolto per quanto accaduto” e alcuni consiglieri comunali, questa mattina è arrivato anche il governatore Enrico Rossi.

La Regione Toscana ha deciso di proclamare lo stato di emergenza a San Gimignano dopo il crollo. Ad annunciarlo è lo stesso presidente della Regione, Enrico Rossi, subito dopo la visita: “Vedremo – ha detto Rossi – come poter integrare con altri finanziamenti i 200 mila euro promessi dalle soprintendenze per procedere ai lavori di ripristino”. Rossi ha sottolineato che “bisogna avere attenzione alla manutenzione di queste mura che sono su da secoli e investire di più anche approntando un piano nazionale riguardante l’assetto idrogeologico e la manutenzione delle città d’arte. Se queste mura cadono negli ultimi venti anni vuol dire che abbiamo fatto qualche errore”.

Nessuna persona per fortuna è rimasta coinvolta: al di sotto delle mura c’è un camminamento che però era stato interdetto al pubblico mesi fa in attesa dei lavori di sistemazione del passaggio pedonale. In via precauzionale è stato comunque richiesto l’intervento dell’unità cinofila dei vigili del fuoco: le verifiche hanno dato esito negativo. Intanto l’intera area resta interdetta al passaggio pedonale in attesa delle verifiche sulla staticità e degli accertamenti sul perché del crollo. Non è escluso il maltempo tra le cause: secondo quanto si apprende durante i sopralluoghi dei vigili del fuoco e dei tecnici comunali sarebbe stato rinvenuto un avvallamento del terreno sovrastante le mura che sarebbe riconducibile alle piogge dei giorni scorsi.