San Gimignano – Approvato il piano di protezione civile

Un piano per affrontare con la massima rapidità ed efficienza le eventuali calamità naturali che possono coinvolgere il borgo turrito. Nei giorni scorsi il Consiglio Comunale di San Gimignano ha approvato all’unanimità il piano di protezione civile, lo strumento operativo per razionalizzare ed organizzare, le procedure di intervento delle strutture comunali, delle aziende erogatrici di servizi e delle forze del volontariato per una risposta alle emergenze adeguata, tempestiva ed efficace . «Questo nuovo strumento – sottolinea il sindaco di San Gimignano Giacomo Bassi – si inserisce in una strategia più ampia che vede l’amministrazione comunale impegnata ad aggiornare e riformare tutti gli strumenti che regolano la qualità della vita dei nostri cittadini, prima fra tutti la sicurezza, ed il governo virtuoso del territorio e delle sue peculiarità».

 

Gli scenari – Il piano prevede i possibili scenari  con relative strategie di interventi partendo sia dalle procedure di avvisi meteo, sia dagli eventi prevedibili per fornire alla struttura comunale di Protezione Civile indicazioni chiare sul da farsi e sulle modalità di tempestiva attivazione, mirate al soccorso alle popolazioni e alla loro messa in sicurezza d’emergenza. Particolarmente attenzione è stata rivolta a tre  scenari: il rischio di evento idraulico, che interessa maggiormente le zone lungo il fiume Elsa, il rischio di eventi sismici con individuazione delle aree di ricovero e assistenza per la popolazione, e il rischio di incendi boschivi. A questi tre scenari si aggiunge il vademecum , che sarà distribuito a tutti i cittadini, per fronteggiare l’emergenza neve. Un documento che illustra i compiti del Comune ma che invita anche la cittadinanza alla  collaborazione e a maggiore responsabilità nel  proprio comportamento per contenere gli eventuali disagi connessi con questo evento . In generale il piano comunale di protezione civile individua su tutto il territorio anche 20 aree e strutture per il ricovero (in caso di assistenza di media e lunga durata), 8 aree di attesa per la prima accoglienza e 4 aree di ammassamento per soccorritori e risorse.