Patto tra Regione e Conferenza episcopale: tavolo permanente sul turismo religioso

Realizzare tutta una serie di azioni volte a valorizzare e promuovere il patrimonio ecclesiastico lungo i cammini, far conoscere luoghi inesplorati e tradizioni locali legate alla religiosità ed incentivarne fruizione ed accessibilità. In una parola, potenziare il turismo religioso in Toscana attraverso gli itinerari turistico-religiosi, interculturali e interreligiosi. Regione e Conferenza episcopale toscana (Cet) hanno firmato un protocollo d’intesa per l’attivazione di un tavolo permanente sul turismo religioso. Sono intervenuti l’assessore regionale al turismo Stefano Ciuoffo e monsignor Andrea Migliavacca, vescovo delegato dalla Conferenza episcopale toscana per la pastorale del ‘Tempo libero, turismo e sport’.

Il protocollo prende spunto ed attua le attività previste in esecuzione del protocollo di intesa tra la Conferenza delle Regioni e delle province autonome e la Conferenza episcopale italiana firmato nel luglio 2017. “Esso – ha spiegato l’assessore Ciuoffo – rappresenta lo spunto per definire politiche ed interventi condivisi per valorizzare l’enorme patrimonio ecclesiastico che arricchisce i vari cammini toscani, per favorire lo sviluppo di un turismosostenibile e rispettoso di questi luoghi e portare alla conoscenza di riti sacri, feste e tradizioni religiose”. “Insieme alla Cet – ha aggiunto l’assessore – abbiamo già avviato varie collaborazioni, come il censimento, realizzato dall’Associazione Ad Limina Petri, sugli aspetti collegati al turismo religioso lungo la Francigena, in un raggio di 5 km dal percorso. Partendo dall’ospitalità religiosa e proseguendo con le comunità di incontro interrelig ioso interculturale, con i luoghi di culto ed i riti religiosi, col patrimonio ecclesiale, feste e tradizioni religiose, devozione popolare, simboli, segni e reliquie. Adesso, anche grazie al protocollo che firmiamo oggi, vorremmo avviare una ricerca analoga anche su altri cammini che attraversano la Toscana come le Vie di Francesco, la Via Lauretana e la Via del Volto Santo. La strutturazione e l’infrastrutturazione di questi cammini, lavoro che stiamo portando avanti ormai da tempo, punta proprio a incoraggiare e stimolare alla scoperta di aree meno battute e a decongestionare quelle arrivate ormai a livello di saturazione”.

“La Toscana – ha aggiunto monsignor Migliavacca – ha a disposizione una ricchezza di paesaggio che si fonde con quella di beni culturali che appartengono alle comunità che la abitano. Molti di questi beni fanno parte di un patrimonio ecclesiastico che merita di essere valorizzato e utilizzato e che si trova lungo cammini e vie. Questo accordo ci stimola a proteggere questo patrimonio ma anche a progettare itinerari e forme di fruizione e di accoglienza. Il tavolo che scaturisce dall’accordo è una grande occasione per lavorare insieme alla Regione a tutto questo, cercando di replicare in altri cammini quanto già fatto sulla Francigena”.

Il tavolo permanente si comporrà di due membri della Regione dei settori turismo e cultura e altrettanti della Cet attraverso la Consulta regionale per i beni culturali ecclesiastici e il referente regionale per la pastorale del tempo libero, turismo e sport. Le riunioni avverranno almeno due volte l’anno o tutte le volte che una delle parti lo ritenga opportuno. Il tavolo si manterrà costantemente in contatto con il tavolo nazionale dal quale proverranno indirizzi e linee guida e alle riunioni potranno essere invitati a partecipare rappresentanti di altri enti pubblici e privati, italiani ed esteri.