Opere donate al Santa Maria della Scala, è polemica in consiglio comunale

Tra le proteste dei banchi dell’opposizione stamani il consiglio comunale ha, oggi, accettato la donazione della discussa raccolta di opere d’arte contemporanea. La collezione, di 478 pezzi, tra quadri e disegni, che coprono gran parte del 1900, provengono da un donatore anonimo. “Si tratta – ha illustrato il sindaco Luigi De Mossi – di una donazione che arricchirà, considerevolmente, il patrimonio artistico della città” . De Mossi ha inoltre ricordato che “altri musei erano interessati a questa collezione ma la donante ha scelto Siena e questa opportunità non va persa”. 

Dopo gli accertamenti sullo stato di conservazione sarà elaborata un’esposizione ,curata da Alberto Zanchetta di 250/300 opere all’interno del Complesso museale S. Maria della Scala, ma su questo argomento non si placano le polemiche. ” Una resa senza condizioni alle richieste dei donatori – ha commentato il consigliere comunale del Partito Democratico, Bruno Valentini-. Serve una visione strategica sul Santa Maria della Scala che nella visione di questa Giunta pare più un ‘magazzino’ da riempire invece che un progetto che parla all’Italia ed al mondo. Anche in funzione turistica, se il Santa Maria della Scala e l’offerta culturale cittadina non si differenziano dal resto d’Italia e della Toscana non diventeranno attrattivi”. 

La protesta della minoranza però non si ferma al solo Valentini, dopo qualche giorno (leggi qui) Pierluigi Piccini ritorna sull’argomento .”Abbiamo presentato un ordine del giorno rivendicando chiarezza sull’operazione sui passaggi di legittimità burocratici che a nostro parere mancano. Pensare inoltre di esporre 250 opere al Santa Maria della Scala vuole dire non sapere cosa sia l’arte contemporanea”.

Sempre Piccini ha poi voluto dare alcuni consigli all’amministrazione culturale sulla gestione del patrimonio senese. “Ci sarebbero altre operazioni da fare- continua -, la Pinacoteca deve sempre trasferirsi e poi c’è l’800 senese. Meraviglioso ma nessuno ne parla”. Non si è fatta attendere la risposta dei gruppi di maggioranza e a controbattere all’opposizione è stato Federico Minghi, di Voltiamo Pagina. “Io ho votato favorevolmente. Mi ritengo molto felice -spiega Minghi-. Questa è un’opportunità, siamo stati arricchiti non solo da un punto di vista economico ma anche da un grande gesto. Spero che si inneschi un virtuosismo, questa città ha bisogno di questi gesti importanti”.

Marco Crimi