Ondata di caldo: aumentano gli accessi al pronto soccorso delle Scotte

L’ondata anomala di caldo che sta interessando la Toscana ha già fatto registrare un aumento consistente degli accessi presso il Pronto Soccorso dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese: 100 persone si sono rivolte al reparto di emergenza del policlinico Santa Maria alle Scotte nella mattina del 24 giugno, sino alle 14, soprattutto per problematiche legate a scompensi cardiaci, disidratazione e traumi. «È importante rivolgersi al pronto soccorso solo in caso di reale necessità – spiega Roberto Gusinu, direttore sanitario – per evitare sovraffollamenti e attese più lunghe che abbiamo già registrato dal weekend.  Le temperature, già elevate di questi giorni, continueranno a salire sino ad arrivare, presumibilmente, a 40 gradi soprattutto nei giorni in cui Siena si prepara al Palio e, verosimilmente, aumenteranno gli afflussi di persone in città. Anche per questo, è importante ricordare alcuni consigli utili per evitare malori dovuti al caldo e un utilizzo improprio del pronto soccorso per problematiche evitabili con alcuni semplici accorgimenti». 
In caso di colpo di calore i sintomi più diffusi sono nausea, vomito, debolezza muscolare, affaticamento, mal di testa, urine ridotte, sete intensa, mucose asciutte, pelle fredda, spossatezza, irritabilità e, nei casi più gravi, abbassamento della pressione, polso accelerato, febbre, convulsioni, perdita di coscienza. «È fondamentale evitare la disidratazione e ridurre i rischi nelle persone più fragili – spiega il professor Marcello Pastorelli, responsabile della Medicina d’Urgenza – tra cui neonati, bambini, anziani, persone non autosufficienti o convalescenti con problemi di salute e che assumono farmaci. Il caldo può far degenerare situazioni legate a problematiche respiratorie e cardio-vascolari, quali lo scompenso cardiaco, soprattutto se non si beve acqua sufficientemente. È necessario inoltre – aggiunge Pastorelli – non uscire né fare sport nelle ore più calde del giorno e mantenere il corpo a temperatura costante, evitando anche gli sbalzi dovuti all’utilizzo dei condizionatori. Bisogna sempre proteggere la testa con un cappello leggero e la pelle con crema solare e indumenti freschi, indossare occhiali da sole, bere molta acqua e mangiare frutta e verdura. Se si decide di utilizzare l’auto rimasta esposta al sole per lungo periodo è necessario arearla bene prima di mettersi in movimento». 
Particolari accorgimenti devono essere utilizzati nei confronti di bambini. «È importante tenere i bimbi all’ombra nelle ore più calde, offrire spesso al bambino acqua da bere – spiega il professor Mario Messina, direttore Dipartimento Materno-Infantile – allattare i neonati più frequentemente, scegliere un’alimentazione ricca di frutta e verdura, con alto contenuto di liquidi e di sali minerali, controllare la temperatura corporea dei lattanti e dei bambini piccoli, rinfrescare il loro corpo con una doccia tiepida e, quando possibile, aprire il pannolino, mantenere freschi i locali dove soggiorna il bambino e non esporre mai al sole diretto i piccoli sotto i sei mesi di vita. Al mare, in montagna e anche al parco, dove bisogna andare o in prima mattina o nel tardo pomeriggio, è necessario applicare la crema solare ad alta protezione e proteggere testa, labbra e orecchie del bambino».   
Infine è necessario avere particolare attenzione per l’alimentazione anche perché il forte caldo può far deteriorare più velocemente alcuni cibi. «E’ necessario cuocere bene i cibi di origine animale ed evitare di lasciare cibi deperibili, soprattutto latte, latticini, carne, pesce, fuori dal frigorifero – spiega la dottoressa Barbara Paolini, medico dietologo della UOSA Dietetica e Nutrizione Clinica – lavare accuratamente frutta e verdure che vengono consumate crude, non esagerare con condimenti troppo ricchi, evitare le fritture, preferire cotture semplice e non elaborate. Mantenere una buona idratazione bevendo acqua fresca e non fredda o tisane rinfrescanti non dolcificate, prediligere frullati, centrifugati e gelati a base di frutta. È inoltre importante lavare le mani frequentemente e incoraggiare i bambini a fare altrettanto, seguire le norme di igiene domestica nella manipolazione, conservazione e preparazione dei cibi».