Mostra il seno al commerciante per distrarlo mentre la complice ruba: denunciate

I carabinieri di San Gimignano hanno denunciato alla Procura della Repubblica del Tribunale di Siena tre giovani zingare per un tentato furto aggravato compiuto all’interno di un negozio dedicato a souvenir e oggettistica per turisti. Ma andiamo per ordine: una delle tre donne fa ingresso ieri nell’esercizio pubblico in orario di apertura, è presente in quella fase soltanto l’anziano titolare. Con affabile attenzione, la ragazza comincia ad interessarsi di merceologia variabile sino a condurre l’uomo al piano superiore ove è esposta altra roba. Sembra una normale turista. Scelto un bell’oggetto, la donna esibisce una banconota da 500 euro che l’uomo dichiara di non poter cambiare. La donna mostra quindi all’uomo un seno, integralmente, slacciando la camicetta che indossa,  come per fargli intendere che potrebbe esserci un altro modo per pagare. L’anziano non ci casca, si insospettisce e decide di chiamare i carabinieri perché l’atteggiamento complessivo della cliente non gli torna. Mentre la donna si dilegua nel  traffico dei turisti, giungono i carabinieri sul posto e non soddisfatti del racconto del commerciante chiedono di esaminare le videocamere di sorveglianza dell’esercizio pubblico. Possono così constatare che, mentre la prima ragazza distraeva l’anziano, una prima complice svolgeva funzioni di palo all’ingresso del negozio, una seconda andava a frugare nel registratore di cassa e nei cassetti del banco a pianterreno, senza trovare nulla di utile, per l’antica abitudine del commerciante di tenere sempre con se il denaro di volta in volta incassato. Chiarita la dinamica dei fatti, avendo ben presente la fisionomia e l’abbigliamento delle sgradite clienti, i carabinieri si ponevano alla loro ricerca e le rintracciavano dopo circa 40 minuti mentre queste girellavano per il magnifico centro storico della cittadina medioevale. Condotte in caserma venivano identificate e denunciate a piede libero. Due di loro risultano essere residenti a Pisa, la terza a Venezia. Di fatto però sono senza fissa dimora e vantano nel loro curriculum numerose denunce per analoghi episodi. Avranno l’ennesimo processo. Sembrano tre ragazze qualunque, i carabinieri della Provincia le vanno monitorando per impedire loro ulteriori analoghi tentativi predatori.