La domenica è un pranzo con tutti i nonni di Siena

Torna l’appuntamento con il pranzo dei nonni sotto al Tartarugone di Piazza del Mercato

 

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Saranno quasi un migliaio, domani e arrivano dalle case di cura della città ma anche dalle proprie, contradaioli dai capelli bianchi, senesi veraci che si ritrovano ogni anno – questo il sesto – sotto al Tartarugone di Piazza del Mercato per ‘il pranzo dei nonni’.

Nonni di tutti, nonni di Siena: si apre così un settembre che sa di passione  di amore, che mette in prima linea il sociale più genuino, quello che fin da piccoli si impara nelle Contrade come in ogni piccola comunità.

Le radici sono importanti. E allora ecco che l’iniziativa, nata da un’idea della Nobil Contrada del Bruco e negli anni allargata a tutte le Contrade e cresciuta sia in termini numerici che di qualità ed entusiasmo, si rinnova grazie alla voglia di fare che appartiene al microcosmo contradaiolo.

Nonni a tavola, giovani a montare tavoli, apparecchiare, servire e poi ancora  sparecchiare e rimettere a posto. Tutto questo mentre si cantano gli stornelli senesi e si parla di Siena e di Palio, di vittorie e di sconfitte, di cazzotti e di amori.

L’appuntamento è di quelli apprezzati da tutti  e “l’idea vincente è quella che vede lavorare insieme contradaioli di tutti i rioni partecipanti – dice Stefano Marini, oggi priore della Contrada della Selva ma che da sempre segue con passione l’iniziativa, da quando era nella commissione solidarietà selvaiola – e che ci sono persone di tutte le età. Io sarò tra quelli addetti a montare e smontare tavoli e mettere le sedie, poi ci saranno i gruppi che cucinano, i ragazzi che servono e apparecchiano. Un gruppo davvero grande e variegato di persone, unito dalla stessa passione. E’ una giornata davvero bella, io me ne sono innamorato la prima volta che ho partecipato e tuttora con entusiasmo vero porto il mio piccolo contributo”.

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Stefano Marini (foto di archivio)

Tutta l’organizzazione è a carico delle Contrade, naturalmente. La giornata è un omaggio agli anziani. In particolare, data la vicinanza, la contrada dell’Onda mette a disposizione i servizi igienici mentre la Contrada della Torre sedie, tavoli e le cucine dove preparare il pranzo e dove si alternano i cuochi.

A mezzogiorno – grazie ai mezzi messi a disposizione dal Comune e dalle associazioni di volontariato che portano fin qui i non autosufficienti –  Piazza del Mercato diventa lo scenario della memoria viva, dell’emozione, del ritrovarsi anche dopo molto tempo perché quando tutto va più lento non sempre si riesce a trovare il modo di vedere gli amici con  i quali, magari, si è condiviso la vita del rione dall’infanzia o che comunque sono state persone vicine: “Da un punto di vista logistico siamo di sicuro la Contrada più coinvolta – dice Pier Luigi Millozzi, priore della Torre -: ma per noi questo è un appuntamento importante soprattutto da un punto di vista umano e sociale. Tra l’altro, la Torre organizza ogni anno per i propri anziani una giornata anloga l’ultima domenica di maggio, un pranzo prima dell’estrazione a sorte delle Contrade. Invitiamo tutti i nostri anziani proprio come le realtà contradaiole, insieme, fanno con il pranzo dei nonni che ci sarà domani. Un’iniziativa importante per i tantissimi giovani ma soprattutto per gli anziani. Spesso si organizzano iniziative per i piccoli, per farli conoscere mentre questo appuntamento è particolarmente emozionante perché non è un conoscersi ma un ritrovarsi, magari dopo molto tempo”.

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Pier Luigi Millozzi

Chi volesse partecipare si deve rivolgere ai responsabili della propria contrada, commissione solidarietà o referenti analoghi.

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Non solo racconti e non solo storie o aneddoti che si ascoltano distrattamente: il confronto tra generazioni diverse e abbastanza distanti non è solo questo e giornate come questa lo dimostrano. Da quando nel 2011 l’allora rettore della Nobil Contrada del Bruco Fabio Pacciani lanciò l’idea, quello del pranzo sotto il Tartarugone di Piazza del Mercato è diventato un appuntamento cardine del calendario cittadino che si risolve in una splendida sinergia tra anziani e giovani contradaioli sottolineando ogni anno di più l’unicità del patrimonio di tradizioni che Siena ha.

 

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Saranno dunque poco meno di un migliaio a tavola, con loro tantissimi ragazzi di tutte le contrade in Piazza del Mercato insieme alle associazioni di volontariato del territorio e agli assistenti delle case di riposo e a tanti contradaioli che si sono dati da fare tra cucina, servizio, allestimento dei tavoli. Una macchina organizzativa che ormai funziona alla perfezione e che riesce a regalare agli anziani una giornata di divertimento in compagnia dei ragazzi.

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La realizzazione di questo evento è possibile ogni anno grazie alla disponibilità di molti senesi e si può partecipare per vivere una giornata di certo indimenticabile, punto di incontro tra generazioni lontane ma che vivono di quel legame indissolubile e produttivo che si ritrova nello spirito contradaiolo.

Katiuscia Vaselli 

(foto dell’edizione 2015)