Jacopo Biondi Santi: sequestro per cinque milioni di euro, ipotesi di reati tributari

Indagine sul produttore di Brunello: sequestro pari a quasi cinque milioni di euro di beni

Gravi violazioni tributarie, messe in piedi per pagare meno tasse: questa l’ipotesi di reato su cui Guardia di Finanza e Procura di Siena stanno indagando e che vede Jacopo Biondi Santi al centro dell’indagine. All’imprenditore, figlio di Franco, scomparso a 91 anni nel 2013, sono stati sequestrati beni, terreni e immobili per quasi cinque milioni di euro. L’operazione, coordinata dal sostituto procuratore Salvatore Vitello con il sostituto Niccolò Ludovici, avrebbe per oggetto un giro di fatturazioni e transazioni commerciali fra varie società del gruppo cui fa capo lo stesso Biondi Santi. Il blitz per il sequestro sarebbe stato effettuato nei giorni scorsi, anche se l’indagine va avanti da tempo. Biondi Santi, unico indagato al momento, è difeso dallo studio legale De Martino.

L’operazione sarebbe partita fra il 2016 e il 2017. Alcune problematiche relative all’azienda di Brunello si registrarono infatti nel 2016, annata che si concluse con l’ingresso nell’azienda da dove partono per il mondo ogni anno 15 milioni di bottiglie per un giro d’affari che sfiora i 200 milioni di euro, di Christopher Descours, il patron di Epi Group, che possiede le etichette di bollicine francesi Charles Heidsieck e Piper e, nella valle del Rodano, Chateau La Verrier e che controlla, lontano dai riflettori, un polo del lusso che va dalle scarpe Weston agli abiti Bonpoint, fino al settore immobiliare. Secondo i resoconti successivi all’operazione la maggioranza della Tenuta Greppo (25 ettari vitati a Brunello di Montalcino, e altri 40 di terreno) della famiglia Biondi Santi, dove nell’Ottocento è stato inventato il Brunello, è passata ufficialmente sotto l’egida del Gruppo Epi della famiglia francese Descours, tra le più ricche di Francia (con un patrimonio stimato di oltre 1,1 miliardi di euro). Jacopo Biondi Santi è rimasto presidente anche nel nuovo asset societario:ovvero presidente del Cda della Tenuta Biondi Santi spa, la holding che raccoglie le partecipazioni di Epi e di Jacopo Biondi Santi. Nel contempo sono state create altre due compagnie: la Greppo srl, dedicata alla viticoltura, e la Bs International srl, che controlla la distribuzione. Olivier Adnot, nel gruppo Epi dal 2016 e già alla guida di Chateau La Verreire, è il general manager di tutte e tre le nuove entità, di cui fanno parte anche lo stesso Jacopo Biondi Santi e il figlio Tancredi Biondi Santi.

L’altra figlia di Jacopo Biondi Santi, Clio Biondi Santi, è da stata nominata a inizio luglio dal neo sindaco di Siena Luigi De Mossi come assessore, in quota Forza Italia (il nonno Franco è stato uno dei fondatori del movimento di Silvio Berlusconi), all’istruzione e all’infanzia. Ventotto anni, ha studiato finanza a Londra e ha preso possesso del suo nuovo incarico senese a fine luglio, dopo aver completato alcuni studi a New York. L’inchiesta è ancora in corso e nelle prossime settimane potrebbero esserci sviluppi.