Infrastrutture e crisi, intervento di Cgil

Il segretario provinciale Cgil Claudio Guggiari interviene in  merito alle infrastrutture del territorio, scadenti e pericolose.

“Venticinque minuti di fila a passo d’uomo per fare un km di strada! Siamo all’altezza di Badesse una mattina come le altre su una strada che strada non lo è più, da tempo: il raccordo Siena Firenze direzione sud. Certo, tutto complicato dall’ennesimo tamponamento, peraltro un evento non impossibile su questa statale piena di restringimenti da Siena a Firenze. Ma dall’altra parte c’è da considerare che molti preferiscono la Cassia per evitare simili situazioni, che il traffico, almeno dalla seconda metà del 2010, è fortemente diminuito e, soprattutto, per effetto di una crisi perdurante, scarsa è la presenza di veicoli pesanti: altrimenti cosa succederebbe?

Ma la questione non è solo il disagio continuo.

Una provincia che non ha quasi più una ferrovia che l’attraversa, non ha più neanche un aeroporto per “aeromodellismo”, ha ponti e strade franate un po’ ovunque, ancora per quanto tempo deve scontare la sua scelta di chiudersi al mondo gelosa di quella che fu la sua autosufficienza?

Sia la Siena-Bettolle che il “raccordo” sono in pessime condizioni, perfino estremamente pericolose: per le buche o per il ristagno dell’acqua che si forma durante le piogge, o per i sassi che schizzano dalle auto che precedono visto lo sgretolamento dell’asfalto. Per non parlare delle acrobazie che devono compiere gli addetti alla manutenzione per cercare di contenere le buche almeno nei tratti soggetti a restringimento, ma non solo.

Mi sono fatto alcune domande a cui non trovo risposte: come vengono programmati i lavori se spesso si assiste a più interventi successivi sugli stessi tratti? Come viene progettato il rifacimento di alcuni tratti visto che il risultato è la creazione di spazi laterali che non sono corsia ma nemmeno sono sufficenti alla sosta in caso di emergenza? Quanto dura in media la qualità dell’asfalto? Quali sono i tempi degli interventi, i cronoprogrammi, le ore di lavoro giornaliere di ogni cantiere?

In questa provincia ci sono i sostenitori della prima, della seconda, della terza e forse anche della quarta ora di questo Governo: perché non basta ad avere almeno un’attenzione sufficiente per due strade, di cui una recentissima, di estrema importanza, visti i volumi di traffico che devono comunque sopportare?

Ieri mattina, come ogni tanto faccio per recarmi da Poggibonsi a Siena, sono passato dalla Cassia. All’altezza del Ceppo trovo una macchina che si è scontrata con un capriolo che purtroppo era deceduto: come dire… ovunque ti giri il pericolo è imminente! Mica si penserà che l’unica possibilità per il nostro territorio sia il telelavoro?! Ma anche qui ultimamente mi pare ci siano difficoltà con le linee…! Allora ci sarebbe proprio bisogno di maggiori stanziamenti per le infrastrutture, di investimenti pubblici capaci di attivare nuova occupazione, di una politica fiscale vera e redistributiva, capace di aggredire il tema evasione e di captare quelle risorse necessarie per uno sviluppo sostenibile, invece di troppi spot fine a se stessi…”

Claudio Guggiari
Segretario provinciale CGIL