Il rublo d’argento di Abbadia San Salvatore

I Carabinieri di Abbadia San Salvatore gli stavano dietro da molto tempo. Si chiedevano quali fossero i mezzi di sussistenza di quel rumeno trentottenne che non sembrava svolgere nessun lavoro. Dopo molta osservazione erano giunti a scoprire dove abitasse e avevano deciso di fargli una perquisizione. All’interno di quella casa due giorni fa rinvenivano una serie talmente varia di oggetti strani, certamente non compatibili col personaggio, che non appariva certo essere un collezionista d’arte. Gli oggetti rinvenuti apparivano poi essere riferibili a persone dagli interessi più disparati. Quel materiale aveva tutta l’aria di costituire la refurtiva di uno o più colpi posti in essere nelle abitazioni di chissà chi. Mettendo assieme vari elementi, in sostanza tutta quella refurtiva e le periodiche assenze di quello straniero, di fatto senza fissa dimora, in accordo con la Procura della Repubblica di Siena e il pm Marini, due settimane fa lo sottoponevano a fermo di indiziato di delitto per ricettazione.

In sostanza Brateanu Adrian Florentin finiva in carcere a Santo Spirito per dei reati dei quali non si conoscevano ancora le vittime. Le mercanzie sequestrate in quell’appartamento venivano concentrate in una stanza della Tenenza dei Carabinieri di Abbadia in attesa di possibili denunce. Nel capoluogo amiatino vi sono molte seconde e terze case di persone residenti altrove che, in vari periodi dell’anno, vi si recano per trascorrere le proprie ferie o momenti di relax. Per questo motivo spesso le denunce sono di molto successive rispetto ai fatti. In questo caso però, i Militari dell’Arma non dovevano attendere molto. Così giusto l’altro ieri una coppia di toscani residenti a Vicenza, recatasi a fare denuncia per un furto subito presso la propria villetta di Abbadia in tempi che non avrebbero saputo definire, descrivevano, fra gli oggetti mancanti, un vecchio rublo d’argento incastonato in una cornice lignea. Questo particolare colpiva l’immaginazione di un Maresciallo che ricordava quel particolare oggetto, contenuto fra quelli sequestrati, il successivo esame della refurtiva da parte degli interessati, forniva ulteriori conferme. I due coniugi riconoscevano anche altri oggetti. Il giorno dopo, un ulteriore denunciante, giunto ad Abbadia per poter raggiungere Siena in occasione dell’imminente palio, descriveva una cassetta da pesca ed il suo contenuto in maniera molto minuziosa, tanto da poter essere identificato dai Carabinieri come il proprietario di un oggetto perfettamente corrispondente a quello descritto. Anche in questo secondo caso, ulteriori pezzi rubati potevano essere riconsegnati alla vittima del furto. Nella mercanzia ancora conservata alla Tenenza di Abbadia vi sono ancora diversi quadri di variabile valore. Uno di essi è stato descritto al telefono da un denunciante che si dovrà presto recare in caserma per visionare la refurtiva. La descrizione corrisponde esattamente ad uno dei quadri, come anche il nome dell’autore. In sostanza in pochi giorni sono stati scoperti tre furti in appartamento. Nel frattempo però, in conformità alla legge, l’arrestato è uscito dal carcere. Si spera ora di poterlo ricondurre a Santo Spirito con un nuovo provvedimento dell’autorità giudiziaria, prima che possa riprendere le proprie attività con rinnovata fiducia.